Senzatetto in via Garibaldi, Consigliera Garuccio: “L’amministrazione risolva il problema”
In merito all'annosa situazione del senzatetto da tempo "residente" su una delle panchine di via Garibaldi trasformata ormai in discarica, è intervenuta la Consigliera Comunale di Trapani Anna Garuccio che ha inviato una nota al sindaco della Città di Trapani, all’Assessore Abbruscato, al Dirigente dei Servizi Sociali. Eccola: "La sottoscritta GARUCCIO ANNA, vista la risposta degli Uffici ai Servizi Sociali con Prot. 80644 del 17/09/2020 alla interpellanza della sottoscritta in merito alla gravità della situazione in cui vive il senzatetto in via Garibaldi, SEGNALA L’aggravarsi di tale situazione, caratterizzata da un aumento esponenziale e costante di spazzatura che la persona in oggetto porta con se a corredo.
La sottoscritta Consigliera ricorda a questo ufficio e al Sindaco della città, facendo riferimento alla risposta suddetta con cui si giustifica qualsiasi mancato intervento da parte dei Servizi Sociali e dell’Amministrazione, che lo stile di vita del soggetto in questione NON PUÒ ESSERE GIUSTIFICATA IN QUANTO SCELTA DI VITA DEL SOGGETTO, per i seguenti motivi; 1. Perché è inammissibile ritenere normale o condizione di scelta di vita l’atteggiamento di colui o colei che costantemente espleta i propri bisogni in luogo pubblico.
Se così fosse tutti potrebbero farlo. 2. Se pur questa fosse scelta di vita del soggetto o altrui, di certo non lo rappresenta per gli altri cittadini che hanno scelto di vivere in un luogo civile Oltre a quanto fin ora esposto, la sottoscritta, VISTA la gravità della situazione, e CONSIDERATO l’interpellanza alla presente, nonché la risposta dei Servizi Sociali, TENUTO CONTO l’entrata in vigore della attuale DISPOSIZIONE GOVERNATIVA A FIRMA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CON CUI A PARTIRE DALLA DATA ODIERNA CHIUNQUE SI TROVI IN TERRITORIO ITALIANO DEVE INDOSSARE LA MASCHERINA DURANTE TUTTO L’ARCO DELLA GIORNATA E IN OGNI LUOGO ad eccezione di poche situazioni, visto che i senzatetto sono potenziali diffusori di contagio e per questo sarebbero dovuti essere tutelati anche durante il lockdown (e così non è stato fatto), TUTTO QUANTO PREMESSO SIN ORA la Sottoscritta CHIEDE a questa Amministrazione di intervenire NELLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, ritenendo la stessa Amministrazione nella persona del Sindaco, dell’Ass.
ai Servizi Sociali e dell’Ufficio stesso Ai Servizi Sociali RESPONSABILE".