Report “Mal’aria”, Trapani tra le città più virtuose d’Italia

Maria Chiara Conticello

Decresce troppo lentamente l’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Sintesi, questa, di Legambiente nel report annuale “Mal’aria”.

Analizzando lo stato dell’inquinamento atmosferico delle varie province, Legambiente ha così comunicato i vari risultati dell’anno appena passato. Risultati che, però, non soddisfano per nulla: è stata infatti segnalata un’emergenza smog e, di conseguenza, un enorme rischio per la salute dei cittadini.

Trapani, però, ancora una volta risulta tra le più virtuose. Era già successo nel 2022 per il report dell’anno prima (Report "Mal'aria" 2022) e anche quest’anno è una conferma.

Analizzando i dati relativi ai valori di PM2,5 – cioè delle polveri sottili di origine, in minima parte, naturale ma che si creano anche con attività industriali e attività umane come, ad esempio, i freni degli autoveicoli – Trapani risulta tra le prime quattro con 7 µg/mc, solo dopo Crotone, Catanzaro e Sassari.

Insieme a Vibo Valentia, Reggio Calabria, Agrigento, Enna e Macerata, le quattro città sopra citate si trovano già sotto il limite di 10 µg/mc stabilito per il 2030.

Bisogna però fare in modo di abbassare le proprie concentrazioni per raggiungere i valori raccomandati dall’OMS (5 µg/mc): Trapani, nello specifico, deve abbassarle del 29 %.

Per quanto riguarda invece l’NO2, ancora una volta Trapani si ritrova tra le città più virtuose.

Insieme a Nuoro, Oristano e Catanzaro, la concentrazione di NO2 a Trapani è di 13 µg/mc, solo dopo Lecce, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Ragusa. Dati, questi, che si avvicinano al limite OMS (minore o uguale a 10 µg/mc).

«La ricetta per le città italiane è già scritta – scrive Legambiente nel Report – ma mancano ancora gli ingredienti per poterla realizzare. Le città possono fare molto. Possono essere il motore del cambiamento. Già abbiamo buoni esempi che vanno nella giusta direzione. Pur sapendo che ci sono altre importanti azioni da introdurre che vedono altri soggetti attuatori coinvolti, come le Regioni o il Governo nazionale, e consapevoli che le emissioni inquinanti vedono settori come l’agricoltura o le attività industriali come causa prevalente di inquinamento in alcuni territori, in questo report abbiamo incentrato l’attenzione sulle città perché poi sono loro che si devono confrontare quotidianamente con questo problema.

Per questi motivi le seguenti proposte sono calibrate a misura di città e sono inerenti il tema della mobilità, uno degli elementi fondamentali non soltanto per la lotta all’inquinamento atmosferico ma anche per la qualità della vita delle persone».