Misiliscemi, tavola rotonda sul contrasto alla violenza di genere

Redazione Prima Pagina Trapani

L’Amministrazione comunale di Misiliscemi promuove un momento di confronto pubblico dedicato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, con l’obiettivo di superare la logica dell’emergenza e contribuire alla costruzione di una cultura fondata sul rispetto, sull’uguaglianza e sulla non violenza.La tavola rotonda riunirà istituzioni, esperti, rappresentanti del mondo educativo, associazioni e cittadini, per approfondire strumenti, interventi e prassi efficaci per rafforzare la rete territoriale di protezione e sensibilizzazione.All’evento parteciperanno: il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, il Questore, Giuseppe Felice Peritore, Oreste Fabio Marroccoli, Giudice del Tribunale di Trapani, Dominga De Toma, responsabile sicurezza cibernetica di Trapani, il Centro Antiviolenza La Casa di Venere O.D.V.

e Fabiola Mannone, assistente sociale del Comune di Misiliscemi.L’incontro affronterà temi quali: educazione alle relazioni e prevenzione precoce; ruolo delle comunità e delle istituzioni locali; strumenti di tutela e accompagnamento per le vittime; comunicazione responsabile e contrasto agli stereotipi; costruzione di percorsi culturali permanenti e non emergenziali. L’evento è aperto alla cittadinanza, alle scuole, agli operatori sociali e a chiunque desideri contribuire alla promozione di una comunità più consapevole e libera dalla violenza.

«La violenza di genere non è un’emergenza episodica, ma un fenomeno radicato contro il quale ogni comunità ha il dovere di agire in modo strutturale e continuativo. Con questa tavola rotonda vogliamo affermare che Misiliscemi non resta spettatrice: siamo impegnati nel costruire una rete solida di prevenzione, ascolto e tutela», dice il sindaco, Salvatore Tallarita.«La cultura ha un ruolo centrale nella trasformazione della società e nella lotta contro la violenza di genere. Attraverso il dialogo, l’educazione e la diffusione di nuovi modelli relazionali possiamo scardinare stereotipi, narrazioni distorte e mentalità che ancora oggi favoriscono discriminazioni e abusi», aggiunge l’assessora alla cultura, Barbara Mineo.

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