Legge Realacci e la riqualificazione dei centri urbani nel trapanese

In tema di riqualificazione dei centri storici, sembrano avere una spinta in più i piccoli comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti. Infatti risultano essere sette, in provincia di Trapani, i Comuni che potranno beneficiare del fondo da 160 milioni di euro previsto dalla legge Realacci (158/2017) per finanziare i progetti. L’elenco dei comuni per cui è previsto il sostegno (5.518 in tutta Italia, di cui 202 in Sicilia) è contenuto nel Decreto del presidente del consiglio dei ministri del 23 luglio 2021, pubblicato nella gazzetta ufficiale numero 220 del 14 settembre 2021.

In provincia rientrano Buseto Palizzolo, Favignana, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, San Vito Lo Capo e Vita. «I Comuni – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – potranno intervenire per la manutenzione del territorio nonché per interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli per la prima infanzia, per l’accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico.

Altri interventi potranno prevedere l’acquisizione e la riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado, l’acquisizione di case cantoniere, il recupero e la riqualificazione dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi, il recupero di beni culturali, storici, artistici e la valorizzazione dei pascoli montani». Il sindaco di Buseto Palizzolo, Roberto Maiorana, ci fa sapere che non si faranno trovare impreparati ed hanno già un progetto che prevede: «il rifacimento di alcune strade e una piazza nel centro urbano ed è finalizzato al recupero e alla riqualificazione attraverso il ripristino delle caratteristiche di arredo urbano, realizzazione e miglioramento di infrastrutture di superficie, ridefinizione degli spazi pubblici che costituiscono il vecchio tessuto edilizio urbano nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche (ad es.

pavimentazione con basole in pietra, impianto di illuminazione pubblica)».