Immigrazione, Miceli (FdI) attacca il PD trapanese

Redazione Prima Pagina Trapani

Riceviamo e pubblichiamo nota da parte di Maurizio Miceli (FdI).

Ecco quanto si legge: 

“Apprendiamo dalla stampa la critica rivolta dal Partito Democratico trapanese all’operato del Ministro Piantedosi nella gestione del fenomeno migratorio, reo tra le tante iniziative di aver smantellato il sistema dell’accoglienza.

Premessa la doverosa manifestazione di cordoglio nei confronti di coloro che hanno perso la vita nel nostro mare, non si possono di certo tacciare il Governo della Nazione e gli stessi italiani di essere, come dire, disinteressati per abitudine o addirittura complici di questi tragici avvenimenti anche frutto delle errate e miopi politiche migratorie europee perpetrate negli ultimi anni.

E’ curioso, tuttavia, che il Partito Democratico tenga queste lezioni di moralità, dimentico del fatto che a Trapani, il proprio gruppo consiliare, ufficialmente costituito, supporta una giunta che comprende tra i propri membri l’Assessore Andrea Vassallo.

Oltre ad essere facili nell’avanzare mistificazioni sull’operato del Governo, sono altrettanto facili nel dimenticare la storia politica recente del territorio e dei suoi protagonisti.

Non più tardi di qualche anno fa, infatti, l’allora consigliere comunale Andrea Vassallo per risolvere alcuni disordini riscontrati nella linea di trasporto pubblico urbano insistente nel territorio di Salinagrande propose di istituire una linea “separata” per gli immigrati ospiti del Centro di accoglienza, così di fatto discriminandoli dagli “abituali viaggiatori indigeni”, sue proprie parole.

Proposta che avanzò anche all’ATM onde “scongiurare pericoli di ordine pubblico che potrebbero malauguratamente ingenerarsi” a causa degli immigrati.

Il Partito Democratico sia coerente, prima l’alleanza con la Lega di Turano sotto mentite spoglie civiche da cui si dichiarano distanti, ora la doppia morale sul fenomeno migratorio e il sostegno all’Assessore Andrea Vassallo, le cui proposte gettarono discredito alla nostra comunità in ambito nazionale, essendo state riprese da autorevoli testate quali Corriere della Sera e Repubblica.

Dove non può la coerenza, almeno il pudore.”