Il primo Trapani Pride è un inno allla libertà
Il Pride ha invaso le strade di Trapani. Un lungo corteo, allegro, colorato. Non una semplice parata, ma un grido potente. C’erano piume e paillettes, sì, ma anche sguardi sinceri, mani intrecciate, passi danzanti che parlavano di orgoglio, dignità e libertà. Perché no, il Pride non è un carnevale fuori stagione, come ancora qualcuno crede. Il Pride è la voce di chi, per troppo tempo, ha vissuto sottovoce. È la libertà ritrovata di chi ha imparato a non nascondersi più. È quel momento in cui ogni etichetta cade siamo esseri umani, con il diritto di amare, vivere, respirare senza paura.
Uomini, donne, giovani e meno giovani, famiglie, amici e perfetti sconosciuti diventati complici per un giorno. Tutti uniti da un solo, potente desiderio: essere se stessi. Senza maschere. Senza filtri. Senza dover chiedere il permesso a nessuno .Il corteo è partito da piazza Martiri d’Ungheria, e ha attraversato il cuore della città come una festa mobile fatta di musica, coriandoli, slogan ironici e occhi lucidi. Ha raggiunto piazza Vittorio Emanuele, dove la festa è continuata fino a notte fonda tra musica, dibattiti, interventi e sorrisi che non avevano più voglia di spegnersi.
Impegno e divertimento. Lacrime e risate. In puro stile Pride. E Trapani, per un giorno, è diventata più grande. Più vera. Più libera. Con la promessa silenziosa, ma chiara, che questo non sarà un capitolo isolato. Ma l’inizio di una storia nuova. Scritta a colori.