Erice la città degli dei, fondata dai troiani

Un posto magico ed antico, era il centro in cui si celebravano i riti religiosi. Secondo Tucidide (uno dei principali esponenti della letteratura greca, autore della Guerra del Peloponneso) fu fondata dai fuggiaschi troiani, i quali unitisi alla popolazione autoctona avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi. Fu contesa dai Siracusani e Cartaginesi sino alla conquista da parte dei Romani nel 244 a.C.. Una delle citazioni più famose riguarda l’Eneide di Virgilio che la cita una prima volta durante la morte del padre di Enea (Anchise) e poi nel canto V cita la presenza di Ercole che lotta strenuamente con il gigante Erix o Eryx.

Infatti, leggenda vuole che Erice, nell’antichità, fosse dimora di alcuni giganti - non a caso nel borgo ci sono numerosi rimandi ai ciclopi. Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare Barca fece trasferire parte degli ericini per la fondazione di Drepanon, l'odierna Trapani. Trapani era infatti considerata soltanto il porto marinaro di Erice, la città e le attività, a quel tempo, risedevano solamente nel Monte. Per i Romani fu un centro di rilievo, dove vi veneravano la "Venere Erycina", la prima dea della mitologia romana a somiglianza della greca Afrodite.