"Detti e stradetti", modi di dire trapanesi: «Pigghia 'sti petri e pisali»

I modi di dire vengono utilizzati per rendere più chiaro un concetto e proprio per questo, non significano nulla se vengono utilizzati fuori da un contesto ben preciso.

Sono tanti i modi di dire trapanesi ma uno dei più famosi e dei più utilizzati è senza dubbio «Pigghia ‘sti petri e pisali!» che letteralmente può essere tradotto con «Prendi queste pietre e pesale!».

Un’esclamazione che viene utilizzata in diversi contesti. Perché a volte è un invito a ponderare la situazione e riflettere sui pro e sui contro, mentre altre volte viene utilizzato per invitare l’altro a prendersi carico di un problema.

Ma i modi di dire possono essere anche ironici. E questo detto, infatti, viene utilizzato pure in modo ironico per prendere in giro chi «è in salita nel suo trantran e non vuole ammetterlo – come scrive Vito Di Bella – dimostrandosi pure insipiente nel cercare una soluzione».

L’origine del detto è sconosciuto e sono poche le fonti che lo riprendono, forse perché tutto trapanese e non utilizzato fuori dalla provincia.

Potrebbe, però, essere nato da una cantilena. A Trapani, infatti, non erano pochi i bambini e i giovani che recitavano dei versi simili a una poesia di Pietro Follone, poeta dialettale del 1600: «Petru di tutti li petri Petru. Tu chi petrificasti li petri, Petru… pigghia sti petri e pisali, Petru». Esiste, inoltre, una canzone tipica siciliana intitolata «U Pisciaro» che invece recita: «Pigghia li petri e pisali comu sai fari tu trentottu e vintiquattru e nun ni parlamu chiù».

Queste, però, rimangono solo ipotesi. Nessuna è certa e questo modo di dire rimane avvolto da un mistero che, in realtà, potrebbe farlo apprezzare ancor di più. Proprio come tanti altri detti di cui ci siamo occupati. Nelle varie puntate, infatti, abbiamo ripreso alcuni dei modi di dire più diffusi a Trapani ma di cui non si conosce bene l’origine, proprio come in questo caso.

Questa rubrica è iniziata con una citazione dell’autore ed editore inglese William Feather ed è giusto riprenderla nell’ultima puntata.

«La saggezza dei savi e l’esperienza dei tempi vengono conservate per l’eternità dai proverbi di una nazione, dalle favole, detti popolari e citazioni».

È stato un lavoro difficile, a volte anche sbagliato e pieno di incertezze, ma non ci resta che ringraziarvi perché ci aiutate sempre a fare meglio e, insieme a voi lettori, anche noi abbiamo capito le nostre origini e la nostra storia. Una storia, quella della nostra città, che merita tanto e che con le due rubriche firmate Prima Pagina Trapani – “Trapani Urbs Invictissima” e “Detti e Stradetti” – abbiamo solo iniziato a scoprire.