Aumento Tari a Trapani, Tranchida: "Dall'opposizione nessuna proposta"
Dall'opposizione nessuna proposta sulla Tari. Così Giacomo Tranchida, il sindaco di Trapani, replica alle accuse di Maurizio Miceli, consigliere di Fratelli d'Italia il quale, 24 ore prima, aveva definito fallimentare la gestione Tranchida in seguito all'aumento delle tariffe della Tari, sia per le utenze domestiche sia per quelle non domestiche.
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Tranchida, unitamente agli assessori Emanuele Barbara e Alberto Mazzeo, fa la cronistoria del Pef, il piano economico finanziario, e delle tariffe della Tari e ritiene "farneticante e destituita da qualsiasi fondamento, la maldestra esternazione del consigliere Miceli che inneggia in maniera populista all’aumento del costo del tributo Tari. Innanzitutto bisogna premettere che, sebbene la proposta di delibera sia stata in commissione consiliare per ben cinque giorni, nessuna idea o suggerimento è pervenuta all’Amministrazione Comunale dai consiglieri di opposizione, viceversa hanno preferito disertare i lavori d’aula al momento del voto. Potevano fare proposte sul contenimento dei costi, tagliando servizi (es scerbatura o spazzamento stradale, allungare la turnazione per ritiro differenziata domestica o commerciale, etc etc), invece hanno preferito darsela a gambe, salvo poi puntare l’indice e strumentalizzare".
Per Tranchida la gestione dei rifiuti è nel caos più totale in tutta la Sicilia, con il governo regionale che nel corso degli anni ha annunciato finanziamenti poi non arrivati, limitandosi, da poco, a prevedere per Trapani circa 180 mila euro.
Tranchida, quindi, ricorda anche come l'amministrazione spenda circa 2 milioni per la bonifica delle discariche, per cui, riducendo questi fenomeni, diminuirebbe pure la spesa sostenuta per le bonifiche. Discariche che nascono nonostante i controlli degli agenti della polizia municipale, mentre adesso il sindaco lancia l'idea di utilizzare il drone per scoprire coloro che lasciano i rifiuti in giro per la città.