Alberto Mazzeo eletto presidente del Consiglio comunale di Trapani

Pamela Giacomarro

Con 13 voti a favore, l'ormai ex assessore al bilancio Alberto Mazzeo è stato eletto presidente del consiglio comunale di Trapani. Un’elezione che arriva in un momento di tensione politica all’interno della maggioranza. 

Subito dopo l’elezione, Mazzeo ha formalizzato le dimissioni dal suo ruolo in giunta per assumere la nuova carica. Nel corso del suo discorso di insediamento, il neo presidente del consiglio comunale ha voluto ringraziare Annalisa Bianco, costretta a fare un passo indietro in seguito alla condanna in primo grado nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Aspide”. 

Mazzeo ha poi rivolto un appello all’aula: “Dobbiamo richiamare l’orgoglio di essere trapanesi. Quest’aula, che rappresenta il Senato della città, deve distinguersi per correttezza e per il perseguimento degli interessi della comunità”. L’elezione di Mazzeo ha evidenziato le profonde divisioni all’interno della maggioranza. La consigliera Giusy Poma, appartenente anch’essa al gruppo Trapani Tua, ha ottenuto 8 voti nella corsa alla presidenza. Tuttavia, prima ancora del voto, ha annunciato il suo passaggio al gruppo misto, dichiarandosi indipendente. Una scheda nulla ha completato il conteggio dei voti. 

Nel suo intervento, Poma ha espresso critiche molto dure nei confronti della maggioranza e dei suoi leader, accusandoli di ambiguità politica e di averla esclusa da ruoli rilevanti nonostante il suo importante contributo elettorale. 

“Con i miei cinquecento voti ho aiutato questa coalizione e l’elezione del sindaco Tranchida. Ma oggi mi viene detto che non sarei all’altezza del ruolo di presidente”, ha dichiarato con amarezza. La consigliera ha anche svelato retroscena politici, accusando alcuni membri della maggioranza di “giocare con due mazzi di carte” e di non rispettare gli accordi presi. “La mia faccia è sempre la stessa, non ho padrini né padroni. 

La dignità non è in vendita”, ha dichiarato, sottolineando la sua scelta di mantenere autonomia e indipendenza. Si tratta di un duro colpo per il sindaco Giacomo Tranchida che ora si trova di fronte ad una situazione complessa da gestire.