​Agricoltura, grido d’allarme dei Guardiani del Territorio

Redazione Prima Pagina Trapani

“Nelle campagne del Trapanese e di tutta la Sicilia, la disperazione ha ormai il volto dei nostri viticoltori”. Lo afferma l’associazione marsalese “Guardiani del Territorio”, che ha l’obiettivo di preservare e valorizzare il paesaggio agricolo della provincia trapanese.

“Mentre i contadini fanno i conti con i debiti, con le vigne che muoiono di sete e con la sensazione di essere stati abbandonati da tutti, – si legge in una nota – a Marsala si litiga sulle lampadine. Sì, proprio così: l’ex deputata Lo Curto, commissaria provinciale della Lega, insieme ai colleghi Grillo e Pellegrino, è impegnata in una guerra epocale su chi ha comprato le luci per il Parco Archeologico. Nel frattempo, qualcuno ha spento la luce sulla viticoltura”.

“Dalla misura 23, quella pensata per aiutare chi ha subito i danni della siccità, – continua l’associazione – i viticoltori sono stati esclusi. Bruxelles aveva destinato risorse vere, concrete. E noi, in Sicilia, abbiamo deciso di ignorare uno dei comparti più importanti della nostra economia. Silenzio. Nessuna reazione. Nessuna indignazione. Solo chiacchiere da salotto e passerelle sui media”.

“All’onorevole Lo Curto, che conosce bene la macchina del potere, – aggiungono i Guardiani del Territorio – chiediamo una cosa semplice e urgente: chiami Sammartino (il suo leader) e Barbagallo (l’assessore “a progetto”), e dica loro che i viticoltori non possono più aspettare. Che questa ingiustizia va sanata subito, che la misura 23 va riscritta includendo la viticoltura, e che servono almeno 50 milioni di euro veri, non promesse da talk show. Questa è politica con la P maiuscola, quella che si fa quando si ha a cuore il destino delle persone e non solo i titoli sui giornali”.