Vito Grimaudo e il Castellammare: «Salvezza immediata. Fine con il Dattilo? Nel calcio non c’è riconoscenza».

Redazione Prima Pagina Trapani
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16 Novembre 2019 13:31
Vito Grimaudo e il Castellammare: «Salvezza immediata. Fine con il Dattilo? Nel calcio non c’è riconoscenza».

Decima giornata nel campionato di Eccellenza. Alcuni incroci pericolosi, come quello di domani tra Canicattì e Castellammare Calcio 94 (ore 15). Buono il bilancio di questa prima parte di stagione della formazione castellammarese che ha ceduto solo al Dattilo e al Geraci. Abbiamo parlato del momento in casa Castellammare con Vito Grimaudo, estremo difensore di sicuro affidamento, veterano della categoria: «Domenica contro il Canicattì sarà una bella partita. Affrontiamo una squadra che gioca molto bene guidata da un grande allenatore come Pippo Romano e che aspira alle zone alte della classifica.

L'obiettivo del Castellammare è quello di fare più punti possibili prima della sosta per raggiungere quanto prima la salvezza, poi vedremo di toglierci qualche soddisfazione». Come già accennato, Grimaudo non è affatto nuovo all'Eccellenza. Indimenticabile la sua lunga militanza con il Dattilo; secondo alcuni addetti ai lavori potrebbe meritare palcoscenici ben più prestigiosi ma intanto, la scorsa estate, ha scelto di cedere alla corte del Castellammare: «Penso che il campionato stia andando discretamente bene visto e considerato che la squadra è molto giovane.

Il Castellammare mi ha cercato fin da subito dopo la chiusura del campionato. Sento una grande stima attorno a me, sia come calciatore che come uomo e per questo verranno ripagati. Dattilo? Non ho molto da dire, sarebbe più opportuno chiederlo direttamente a loro ma nel calcio, si sa, non c'è riconoscenza». Tutte partite toste da qui alla fine del girone di andata. Le più abbordabili con Alcamo e CUS. Vi siete dati un limite minimo di punti da raccogliere? «Ritornando al campionato, cercheremo di raccogliere il massimo anche se sarà molto complicato perché tutte le squadre, anche quelle in difficoltà, cercheranno di chiudere il girone di andata con più punti possibili».

Terzo miglior attacco con 15 reti. 13 le subìte. Come mai? «Essendo una squadra molto giovane concediamo molto nelle ripartenze ma a me fa piacere perché vengo chiamato in causa spesso e mi diverto». Il peggior avversario (anche giocatore) affrontato finora. Chi vorresti nella tua squadra come compagno? «Come compagno di squadra ne vorrei tanti con me. Facendo una scelta di cuore sicuramente Alessio Genna; dopo 6 anni passati da compagni mi ha stranito un po' vederlo come avversario ma questo è il calcio.

Questo campionato ha perso comunque valore dopo che Marco Fina ha deciso di appendere le scarpe al chiodo...è un grande calciatore e una grande persona». Testa sul campionato quindi. Per una carriera che vivrà ancora tanti momenti da raccontare (anche in altri lidi), con una passione da trasmettere anche al secondogenito in arrivo. Chissà se il piccolo Luigi seguirà le orme di papà Vito... Foto Campisi

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