E' un Giorgio Heller visibilmente emozionato quello che si è visto oggi durante la conferenza stampa indetta dallo stesso ex Presidente del Trapani Calcio. L'appuntamento con giornalisti e tifosi, accorsi in numerosi, si è svolto presso la "Vecchia Villa" in cui l'ex numero 1 granata ha dato la propria versione dei fatti nei sei mesi di presidenza: «Lascio una presidenza amaramente - ha esordito - conscio che esistono dei problemi. La mia figura da garante è stata molto importante; è un'indicazione che io do alla futura società perché il Trapani continuerà a vivere, crescere perché è questo ciò che mi auguro».
Il dito è puntato contro Fabio Petroni, il quale «non è formalmente all'interno di Alivision» ma che secondo l'Heller pensiero è stato il fautore di tante decisioni, in contrasto proprio con le idee dell'imprenditore romano, esonero di Raffaele Rubino su tutti. Heller cominciò a vedere traballare la propria posizione e capire le intenzioni di Petroni, di una scalata silenziosa ma premeditata, dal momento delle dimissioni di un altro Petroni, Lorenzo da carica di Amministratore Delegato.
Pian piano Heller fu decentrato dal progetto Trapani, da decisioni che andavano in netto contrasto con un mercato che al momento vedrebbe il Trapani interessato a diversi elementi con riscatti vicini ai 2 milioni di euro, a fronte di una campagna a costo 0. «Il bilancio del 2019 vede il Trapani in lieve perdita di qualche migliaia di euro; quello che preoccupa sono le gravità extra budget in previsione bilancio 2020», in riferimento agli acquisti dei tre svincolati Grillo, Biabiany e Strandberg.
«Non mi sono dimesso perché ho cercato di lottare fino all'ultimo, nonostante non abbia mai guadagnato. L'unica maniera per farmi andar via era la "becera escamotage" premeditata delle dimissioni del Cda poi rientrato». Sotto la sua presidenza Heller si è detto orgoglioso di quanto fatto, tanto da attrarre le attenzioni della Lega, la quale aveva anche proposto un posto di rilievo ad Heller stesso. Si aprono adesso nuovi scenari societari con l'ingresso nel Trapani del Presidente della Camera di Commercio Pino Pace, e l'editore di Telesud, Massimo Marino.
Tanti dubbi leciti che gettano nella preoccupazione tifosi, già tormentati dalle vicende dei mesi passati con la gestione De Simone.
