I custodi di “ Stellamaris Custonaci” salvano la statua.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
25 Agosto 2018 16:28
I custodi di “ Stellamaris Custonaci” salvano la statua.

Una squadra di subacquei volontari di Trapani è riuscita a rialzarla. Rischiava di cadere e di rompersi. La squadra di Giuseppe Miceli e i suoi subacquei, sono stati sul posto, sono intervenuti tempestivamente e mediante una barca che faceva loro da base, si sono immersi e con varie attrezzature sono riusciti a raddrizzarla, nonostante le sue undici tonnellate e i sui sei metri di altezza.  Quest'anno l’associazione “Tempo Reale” di Danilo Gianformaggio , gioielliere e anche lui devoto,   ha  fatto costruire  un rosario  di tre metri di  lunghezza, composto da  cubetti di marmo  ( della Santoro Marmo, il Nerello di Custonaci e il libeccio antico) completandolo con una medaglietta della Madonnina  e una croce offerta dall'azienda “Isotto Sport” di Trapani .

La  “Signora dei Fondali” è stata creata il venti luglio del 2012 e realizzata in marmo (Perlato di Sicilia) raffigurante la Madonna con il bambino Gesù in braccio. La Statua Stellamaris Custonaci  nasce dall’unione di due importanti elementi del territorio, l’attività marmifera e la fede. Custonaci è conosciuta in tutto il mondo come la “città del Marmo”, secondo bacino marmifero d’Europa per importanza di qualità e quantità estrattiva. Grazie, infatti,  all’impegno e   alla fede di alcune   aziende di marmo della città,  si è riusciti a realizzare l’opera.  L'imponente blocco di marmo, quando fu costruito, fu  donato dall'azienda “Santoro Marmi”  e fu  immersa in mare con un operazione molto complessa  gestita dai cantieri navali tra i più importanti della città di Trapani, i “Cantieri Miceli”.

“La famiglia Miceli - ha spiegato Vanessa Gallipoli, professionista nel settore dello spettacolo che da anni vive a Custonaci e si è sempre prodigata per il territorio e moglie di Albero Santoro  -  è stata fondamentale sin dall'inizio per la collocazione e l'operazione di messa sotto il mare  della statua. Cosi come le associazioni “InAltoMare” insieme a “Dive Friends” e i    loro subacquei che  ne  curano la pulizia con immersioni di gruppo , armati di spugnette , fede e tante preghiere.

Un percorso che ci unisce sin dall'inizio - continua  Vanessa Galipoli  - Stellamaris Custonaci è l'esempio perfetto di unione di pubblico e privato in cui un popolo si muove per l'interesse del territorio senza scopo di lucro ma con la fede l'amore e la preghiera”.    E’ la Madonna più grande del mediterraneo e  si trova immersa nei fondali di cala Bukuto, a tredici metri di profondità nella località balneare di Baia Cornino, a  causa delle forti mareggiate e di una violenta tromba d’aria che aveva colpito la zona mesi fa, si era inclinata rischiando di cadere. “Noi subacquei siamo entusiasti d'immergerci nelle acque di Cala Bukuto - ha detto Alessandro Colombo presidente di “InAltoMare” - e l’emozione  si rinnova ogni qualvolta che ci immergiamo.

Vederla li nella sua maestosità e ineguagliabile bellezza ci fa battere il cuore e  capire quanto la fede sia importante”. La famiglia Miceli, che gestisce i cantieri e sin dal primo giorno si è occupata  per  immergere la statua, è sempre presente ogni anno nelle operazioni di manutenzione. [gallery link="file" size="medium" ids="13279,13280,13281,13282"]

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