L'ennesimo successo nel giro di pochi anni. Tutto era cominciato appena cinque anni fa, quando la prima a credere nel talento di Davide Greco fu la Nonna, la quale gli creò un salone nella propria casa. Erano gli inizi ma Davide seppe far parlare di sé sin da subito per le sue doti naturali, muovendosi con maestria tra forbici e macchinette: il primo riconoscimento dopo appena diciotto mesi di attività come miglior Barber d'Italia: «Devo tanto alla mia cara Nonna che purtroppo non c'è più e a cui sento di dedicare il premio – esordisce il giovane; già perché Davide lo scorso weekend è stato insignito del premio come “Best Barber Influencer”.
Organizzato dalla COSMOPROF, l' “On Hair Show & Exhibition”è l'unico evento italiano dedicato interamente agli hairstylist. Con anteprima a Torino al “Pala Alpitour”, Greco ha saputo farsi valere tra i tanti altri contendenti: «Ero tra i pochi candidati italiani. Un concorso che ho vinto avendo la meglio su tanti altri miei colleghi, provenienti da tutta Europa». Grazie all'affetto della sua gente, dei suoi amici, decisivi nella vittoria. Come?: «Su Instagram conto 369 mila followers invitandoli a mettere like al mio post, commentandolo, condividendolo e aumentando le visualizzioni».
E i numeri sono sempre al suo fianco scatenando una vera e propria baraonda mediatica con condivisioni illustri come quelle di CapoPlaza, Sfera Ebbasta, Gué Pequeno, King Toretto, Radja Nainggolan e Diletta Leotta. Insomma, il Barber dei Vip, il più famoso a livello italiano e tra i migliori d'Europa. Un rapporto con i suoi clienti speciali che va oltre l'aspetto meramente professionale: «Con Sfera, Gué trascorriamo ogni weekend insieme, ci lega una forte amicizia». E pensare che tutto era cominciato quasi per gioco con le pubblicazioni sui propri canali social, arrivate e condivise dalle migliori pagine Instagram del mondo, come “thebarberpost”, “barber.clips”, “menshairworld” e “worldofbarbers”.
Da lì, i primi contatti illustri con inviti da parte di Juan Jesus e Alisson, difensore e portiere della Roma (ora al Liverpool). 
Adesso è tempo di fare un nuovo ritorno in famiglia, a casa, quella Trapani che da qualche anno l'ha adottato: «Sono palermitano ma da cinque anni vivo a Trapani.
Sono co-founder della SCARECROW, una famiglia più che una squadra. Siamo in quattro, c'è anche mio cugino Gianni che anni fa volle che lo raggiungessi a Trapani. Lui, Jerry e Simone mi aiutano a migliorarmi giorno dopo giorno...sono i miei pilastri». Un ragazzo di 25 anni, con i piedi per terra e che vive la sua quotidianità con la gioia di svolgere il lavoro che ha sempre sognato di fare. E di farlo con passione e con il sorriso.
