Truffa Fondi UE: avviso di conclusione indagini per Papania e altre 11 persone
Avviso di conclusione delle indagini per l’ex senatore Papania e fondatore del movimento "Via" e altre 11 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura Europea di Palermo, sull’utilizzo illecito dei fondi destinati agli enti di formazione. Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e riciclaggio.
Al centro dell’inchiesta, gli enti di formazione Ce.si.fo.p (Centro siciliano per la formazione professionale), l’ Associazione Tai e I.r.e.s. (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) gestiti in maniera occulta da Papania e “usati come un vero e proprio postificio”, secondo gli investigatori.
Una macchina del consenso alimentata da fondi pubblici. Fiumi di denaro, transitati nelle casse degli enti di formazione. Tra il 2014 e il 2020, Ce.si.fo.p e Associazione Tai avrebbero ottenuto indebitamente finanziamenti dal Programma Operativo Fondo Sociale Europeo per oltre 8,7 milioni di euro da destinare allo svolgimento di corsi, molti dei quali avviati e subito sospesi. Circa 800 mila euro - secondo quanto emerso dalle indagini - sarebbero stati incassati ed utilizzati per spese personali e per finanziare campagne elettorali e il movimento “Via”.
Gli indagati, oltre all’ex fondatore del movimento Via sono: Mario Castelli, Ignazio Chianetta, Cinzia Filippi, Daniele Liotta, Anna Maiorana, Alessandro Manuguerra, Davide Piccichè, Antonia Pirrone, Angelo Rocca, Filippo Tilotta, Manfredi Vitello. Le indagini riguardano anche le persone giuridiche: centro siciliano per la formazione professionale - Ce.Si.Fo.P., l’Istituto di studi e ricerche economiche e sociali impresa sociale - I.r.e.s. e associazione Tai