​Trapani. “Sul Palashark serve dialogo, non strumentalizzazione politica, tavolo tecnico l’unica via”

Redazione Prima Pagina Trapani

“Leggere dell’ennesima querelle tra l’imprenditore Valerio Antonini e l’amministrazione comunale di Trapani sulla gestione del Palashark non mi fa affatto piacere. Già nei mesi scorsi avevo auspicato la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare e superare le divergenze, convinto che – in punto di diritto – esistano margini concreti per una soluzione condivisa. E continuo ad esserne convinto anche oggi”.

Il deputato regionale Dem, Dario Safina, interviene sulle ultime vicende cittadine trapanesi cercando di fare chiarezza sulla diatriba sorta in merito all’affidamento del Pala Daidone alla Sport Invest srl.

“Ho piena fiducia nella preparazione e nella professionalità dei tecnici comunali, che da sempre operano al servizio e per il bene della collettività, – scrive il deputato trapanese – così come sono convinto della competenza dei professionisti che affiancano l’imprenditore Antonini, il quale ha investito ingenti risorse e passione in questa città”.

“Sono persuaso che le soluzioni possano essere trovate, se davvero ricercate con spirito costruttivo. – sottolinea – In questo momento, proclami e annunci catastrofici non giovano a nessuno: non alla città, non ai tifosi, né tantomeno alla parte privata. La dialettica politica ed elettorale è una cosa; il futuro sportivo e imprenditoriale di Trapani è un’altra. Confondere i piani, trasformando il confronto in un terreno di scontro personale, rischia solo di allontanare l’obiettivo comune”.

“Per questo invito tutti, tifosi compresi, ad abbassare i toni e a concedere ai tecnici il tempo necessario per lavorare serenamente. Conosco quest’amministrazione fin dal suo insediamento e so con quanta dedizione operi – afferma –. Da uomo di diritto, prima ancora che da rappresentante delle istituzioni, sono convinto che un accordo sia ancora possibile, per il bene dello sport, della città, dei cittadini e degli investimenti già realizzati”.

Poi la stoccata: “L’eventuale strumentalizzazione politica elettorale sarebbe solo nociva e deleteria per tutti. Non perdiamo di vista il fine ultimo di questa vicenda, che deve restare il bene di Trapani, dello sport e della nostra comunità. E non certo le prossime elezioni amministrative che comunque, mi sento di rassicurare su questo punto, si svolgeranno non prima del 2028”.

“Dunque, le polemiche personali lascino spazio al dialogo istituzionale: la nostra città – conclude Safina – ha bisogno di visione, di investimenti, di stabilità. Se la volontà di entrambe le parti è sincera, il tavolo tecnico è l’unica via per superare l’impasse e guardare con fiducia al futuro”.