​Trapani, previsto un presidio all'esterno del CPR di Milo

Redazione Prima Pagina Trapani

Si muove sui social una mobilitazione dei collettivi siciliani “noborder”, in vista di un presidio davanti al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milo, a Trapani.

L’attuazione dell’iniziativa è prevista sabato 28 giugno, alle 16, con il duplice obiettivo di manifestare solidarietà e vicinanza ai migranti trattenuti all’interno e di ribadire la ferma opposizione alla detenzione amministrativa nei Cpr.

“Ci vediamo nel prato adiacente l’ingresso” scrivono gli attivisti in un manifesto pubblicato su “Sicilia Noborder”, corredato di slogan come “i CPR si chiudono col fuoco” e “dove lo Stato segna confini, noi sogniamo orizzonti”.

In un documento si ricorda che il Centro di Milo “è stato teatro di numerose rivolte: nel marzo 2023 una ribellione aveva costretto, in seguito ad un rogo, alla riduzione dei posti a 40; a gennaio del 2024 invece lx reclusx – si legge – hanno distrutto la struttura, rendendola inagibile per circa il 90% e determinandone la chiusura. I CPR si chiudono col fuoco dellx reclusx, con la rabbia di chi da dentro urla vendetta e diventa scheggia che si scaglia contro il potere”.

“In seguito alla distruzione di maggior parte della struttura, e dopo gli ennesimi lavori di ristrutturazione e ammodernamento, il CPR di Milo – continua la nota degli attivisti – è tornato ad essere agibile ad ottobre del 2024, aumentando la capienza fino a 204 posti. Le persone recluse, che in un primo momento erano una quarantina, sono presto diventate più di cento”.

“Sabato 28 Giugno ci ritroveremo sotto le mura di questa prigione” viene ribadito, anche “nella speranza che il CPR di Milo torni inagibile e mai più in funzione, nella speranza che sbarre massicce e muri altissimi per un giorno vengano abbattute (idealmente, ndr). Che questa solidarietà – concludono i promotori dell’iniziativa – polverizzi anche per poco la distanza che vogliono frapporci, saremo lì, perché compagni di chi si ribella”.