​Trapani, nasce la “Rete mediterranea delle città del corallo”

Redazione Prima Pagina Trapani

Trapani, Torre del Greco, Sciacca, Alghero, insieme alla Tunisia e all’Andalusia, sono unite da un filo rosso che attraversa il mare e la storia. Lo scrive l’amministrazione comunale di Trapani, comunicando la sottoscrizione di “un Protocollo d’intesa che “sancisce ufficialmente la nascita della Rete Mediterranea delle Città del Corallo”.

L’accordo è stato siglato ieri, nei locali della Biblioteca Fardelliana, “a coronamento de ‘Il Corallo anima di Trapani’, il progetto che nelle ultime settimane ha coinvolto studenti, artigiani, musei e cittadini in un percorso di riscoperta della nostra tradizione corallara”, viene evidenziato dal Comune, con ringraziamenti rivolti “ai maestri corallai trapanesi che tengono viva quest'arte preziosa, agli esperti intervenuti da tutta Italia e dalla Spagna, ai sindaci firmatari, al Ministero della Cultura, alla Sovrintendenza di Trapani, al Museo Pepoli e alla Fondazione Sicilia e a tutti coloro che hanno reso possibile questo momento”.

“La firma del Protocollo d’Intesa per la Rete Mediterranea delle Città del Corallo rappresenta per Trapani un momento di grande valore simbolico e strategico. – dichiara il sindaco Giacomo Tranchida – Il corallo è parte della nostra storia più profonda, ma oggi diventa anche uno strumento di dialogo e cooperazione condivisa tra territori che si affacciano sullo stesso mare. Trapani conferma la propria vocazione mediterranea, capace di fare rete, di valorizzare le proprie eccellenze e di costruire relazioni fondate sulla cultura, sull’identità e sulla pace”.

“Il progetto ‘Corallo anima di Trapani’ – aggiunge l’assessore alla Cultura, Rosalia D’Alì – ha dimostrato come la cultura possa essere un processo vivo, partecipato e generativo. Studenti, artigiani, istituzioni, musei e comunità hanno costruito insieme un racconto che unisce memoria e futuro. La nascita della Rete Mediterranea delle Città del Corallo rafforza questa visione: il patrimonio culturale non è qualcosa da conservare in modo statico, ma una risorsa dinamica capace di creare legami, opportunità e consapevolezza. Trapani oggi parla al Mediterraneo attraverso la sua storia”.