Trapani. Il Comune avvia la riscossione di sanzioni amministrative per oltre 22 mila euro
Con 43 ordinanze dirigenziali pubblicate nell'albo pretorio del Comune di Trapani, scattano ingiunzioni di pagamento a carico di altrettanti commercianti, ristoratori, gestori di attività commerciali e rappresentanti di società e ditte individuali, per irregolarità amministrative risalenti al periodo aprile-settembre 2021; violazioni che vennero contestate dalla Polizia municipale, e in un caso dalla Guardia di Finanza, e verbalizzate con importi che variano tra 50 euro e oltre tremila euro.
Si tratta di un importo complessivo di 22.409,12 (che lievita a 22.885,12 contando anche 11,90 euro di “spese di notifica ordinanza” aggiunti a 40 degli importi sollecitati), che scaturisce soprattutto da verbali per l’assenza di autorizzazioni tra affissioni di insegne e pubblicità, occupazione di suolo pubblico, vendita al dettaglio o ambulante, impiego di personale non qualificato, sia nel centro storico che in altre zone di Trapani.
Una sanzione pecuniaria di 3.098,74 euro, in particolare, si evince dal verbale del 16 aprile 2021 a carico dell’amministratrice di una società con sede legale nel Palermitano, “in quanto è stato accertato che apriva una media struttura di vendita in assenza della prevista autorizzazione”.
Un importo identico, 3.098,74 euro, è nel verbale del 15 maggio 2021, a carico di un commerciante, “in quanto è stato accertato che effettuava la vendita di prodotti alimentari quali bibite, panini imbottiti, ect… in esercizio di vicinato priva di efficacia stante il protrarsi della sospensione della attività per più di un anno di commercio al dettaglio”;
Altri quattro verbali sono dell’importo di mille euro ciascuno, e riguardano: l’amministratrice unica di un’attività di ristorazione, “in quanto consentiva la somministrazione di alimenti e bevande in assenza di attestato di alimentarista alla dipendente addetta al servizio tavoli”; il rappresentante di una Srl, “in quanto Rappresentante della società a Responsabilità limitata semplificata di un ristorante (nel centro storico, ndr), consentiva al personale dipendente con mansione di cuoco la manipolazione di alimenti in assenza del certificato di alimentarista; all'amministratrice unica di una società e gestore di un esercizio pubblico, “in quanto consentiva alla sua dipendente la somministrazione di alimenti e bevande in assenza di attestato di alimentarista”; all'amministratore unico di un’impresa, “in quanto Amministratore unico dell’Impresa e gestore unico del pubblico esercizio, consentiva la somministrazione di alimenti e bevande a 6 dipendenti, tutti in assenza dell’attestato di alimentarista.
Un verbale di contestazione nella misura di 860 euro, è a carico del “titolare di autorizzazione amministrativa al commercio su aree pubbliche in forma itinerante, in quanto esercitava il commercio su area pubblica di prodotti non alimentari nella suddetta località vietata”; identico importo si legge in un altro verbale, che riporta le stesse indicazioni e la stessa motivazione riguardo al trasgressore, ma i numerosi omissis non consentono di capire se si tratti della stessa persona o di casi diversi.
Altre cinque ingiunzioni di pagamento scaturiscono da altrettanti verbali da 450 euro ciascuno. Questi i destinatari: il rappresentante legale di una ditta, “in quanto risultava collocato 1 manifesto/locandina sulla facciata di un edificio privato visibile dalla pubblica via, in ambo le direzione di marcia, dalle dimensioni di mt. 0,50 x 0,30 circa, senza essere in possesso del titolo autorizzativo”; il titolare di una ditta individuale, “in quanto è stato accertato che in data 01-07-2021 intorno alle ore 18 veniva effettuata pubblicità commerciale mediante il deposito sul parabrezza delle auto in sosta di volantini aventi dimensioni di cm 21,00 x 14,00 circa, senza essere in possesso di titolo autorizzativo”; il legale rappresentante di un’azienda, “in quanto è stato accertata la collocazione di 1 manifesto/locandina sulla facciata di un edificio privato, visibile dalla pubblica via in ambo le direzioni di marcia, senza essere in possesso del prescritto titolo autorizzativo”; il rappresentante legale di una società e in solido il titolare di una ditta individuale, “in quanto (davanti al negozio, ndr) risultava collocato sul suolo pubblico (marciapiede), un impianto pubblicitario bifacciale di cm 150 x 100 circa in assenza di autorizzazione”; il rappresentante legale di una società e in solido il titolare di una ditta individuale, “in quanto risultava collocato sul suolo pubblico (marciapiede) un impianto pubblicitario a palo di colore nero riportante pubblicità in assenza di autorizzazione”.
Altre sei ordinanze si riferiscono a verbali da 431 euro ciascuno. I destinatari sono: il rappresentante di una Srl, “in quanto si è accertato che sulla facciata dell’edificio di Palazzo Cavarretta, sito in Piazzetta Saturno, era stato collocato un cartello pubblicitario dalla dimensioni di cm 60 x cm 40 in assenza di autorizzazione”; il rappresentante di una società in accomandita semplice, “in quanto sulla facciata posta sul lato destro all’ingresso dell’attività, si accertava la collocazione di un cartello pubblicitario, dalle dimensioni di cm 70 x cm 50 circa, in assenza di autorizzazione”; il titolare di un’impresa individuale, “in quanto è stato accertato che sulla facciata del pubblico esercizio vi erano collocate 4 insegne di esercizio di cui, 3 dalle dimensioni di mq 1,20 x 40 cm circa e una di mq 1 x 1,50 circa, in assenza di titolo autorizzativo”; la titolare di una Srl, “in quanto sulla facciata di un esercizio artigianale si è accertato collocate tre insegne di esercizio di dimensioni di mq.
2,50 x 0,50 circa, cm 50 x cm 50 e cm 50 x cm 80 circa”; la titolare di un’impresa individuale, “in quanto sulla facciata del pubblico esercizio si è accertata la collocazione di due insegne di dimensioni di cm 50 x 50 circa e 25 x 25 cm circa, in assenza di autorizzazione; la titolare di una società a responsabilità limitata, “in quanto è stato accertato (sulla facciata lato sinistro), all'ingresso della struttura ricettivo turistica vi era collocata una insegna di esercizio delle dimensioni di cm 18 x cm 120 circa, in assenza di titolo autorizzativo”.
Una sanzione pecuniaria di 310 euro, invece, è riportata nel verbale a carico di un uomo sottoposto a controllo il 3 giugno 2021, “in quanto è stato accertato che effettuava la vendita di prodotti non alimentari, capi di abbigliamento senza essere in possesso del titolo autorizzativo (SCIA)”.
Ammontano a 309 euro ciascuno, invece, i verbali elevati a tre trapanesi; uno, “in quanto è stato accertato che esercitava la vendita al dettaglio di elettronica di consumo audio e video su area pubblica in sede fissa, senza essere in possesso di alcuna concessione e/o SCIA per il commercio su area pubblica”; un altro, “in quanto è stato accertato che poneva sulla pubblica via la vendita di prodotti ortofrutticoli posti all’interno di cassette in plastica e legno in assenza del prescritto titolo autorizzativo”; il terzo, “in quanto si è accertato che esercitava la vendita di prodotti ittici su area pubblica in assenza della prescritta autorizzazione e/o SCIA”.
Un verbale da 308 euro, l’unico da parte della Guardia di Finanza di Trapani, riguarda un altro soggetto ancora, “che effettuava in forma ambulante il commercio di prodotti alcolici senza le previste autorizzazioni amministrative”.
Alla titolare di un’impresa individuale, con un verbale da cento euro, è stato invece contestato “che poneva antistante la sua attività sulla sede stradale in modo non conforme, a quanto prescritto nelle disposizioni che disciplinano la raccolta differenziata dei rifiuti, cassette in legno, plastica e di cartone, senza fare uso degli appositi contenitori”.
Infine, 18 verbali sono da 50 euro ciascuno, e riguardano principalmente esercizi di ristorazione che hanno occupato, o esteso arbitrariamente lo spazio pubblico che era stato loro concesso: la titolare di un’impresa individuale, “in quanto è stato accertato sul marciapiede antistante l’attività, la collocazione di 8 tavoli e 22 sedie in plastica, 3 ombrelloni in metallo con rivestimento in tela e 6 fioriere in plastica per una superficie complessiva di 30 mq. circa in assenza di titolo autorizzativo”; il titolare dell’omonima impresa individuale, gestore di un esercizio pubblico, “in quanto è stato accertato di aver occupato Mq 3 circa di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto autorizzato, mediante la collaborazione di 3 tavolini e n.
6 sedie sul marciapiede antistante l’attività”; il titolare dell’impresa, “in quanto occupava Mq 7,5 circa di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto concesso mediante la collocazione di 5 fusti tavolo con rivestimento in legno e con 20 sedie in plastica posti sulla carreggiata, nella circostanza interdetta al traffico veicolare”; l’amministratrice unica di un’altra azienda, “in quanto occupava Mq 6,4 circa di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto concesso, mediante la collocazione di ombrelloni con struttura in metallo e rivestimento in tela, tavoli e sedie in legno di colore bianco e ripiano color legno, fioriere in materiale plastico piene di terra, piante e barriere frangivento posti sul marciapiede di fronte l’attività”; la “rappresentate dell’impresa denominata OMISSIS, in quanto occupava Mq 26 circa di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto concesso, mediante la collocazione di 21 tavoli e 63 sedie in legno, 5 fioriere in plastica e 3 ombrelloni in struttura metallica con rivestimento in tela, posti sulla carreggiata, nella circostanza interdetta al traffico veicolare”; “la Titolare dell’impresa individuale denominata OMISSIS, in quanto si è accertato l’occupazione di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto concesso, mediante la collocazione di 1 ombrellone, 1 baule in legno, 5 tavoli alti e 14 sgabelli alti in plastica, per un totale di mq 24 rispetto a mq 15,49”; un soggetto, “in quanto è stato accertato che occupava il marciapiede con struttura precaria in metallo adibita a chiosco di circa 8 metri quadri, in assenza di titolo autorizzativo”; un ristoratore, “in quanto è stato accertato che occupava mq 20 circa di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quanto concesso mediante la collocazione di tavoli e sedie in legno e fioriere, 1 tavolo d’appoggio contenente apparecchiatura di amplificazione ed una cassa di amplificazione sul piedistallo”; un altro, “in quanto è stato accertato che occupava parte della carreggiata, con struttura precaria in metallo di mq.10 circa, posta lateralmente al cancello d’ingresso stazione F.S.
adibita a chiosco per la vendita di prodotti alimentari, in assenza di titolo autorizzativo”; “la Titolare dell’impresa individuale denominata OMISSIS, in quanto si è accertato la collocazione di fronte l’esercizio di 4 ombrelloni, 7 tavoli e antistante l’ingresso 2 fioriere e 7 vasi contenenti piante ornamentali, per l’occupazione complessiva di suolo pubblico di mq 18 in modo difforme alla concessione di suolo pubblico di mq 16”; “il Rappresentante della società denominata OMISSIS, in quanto si è accertato la collocazione antistante l’ingresso dell’esercizio di 2 ombrelloni, 8 tavoli da 4 posti in legno, 1 tavolo da 6 posti in legno, 29 sedie in plastica, 2 sgabelli alti in plastica e 6 fioriere in plastica per una occupazione di suolo pubblico di mq 32,50 in modo difforme alla concessione di suolo pubblico di mq 22,80”; il titolare di un’impresa individuale, “in quanto si è accertato la collocazione antistante l’ingresso dell’esercizio di vari articoli casalinghi (bacinelle, ceste, vasi, sedie, scale, bidoni, ventilatori) per una superficie complessiva di mq 9 in assenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico; “il Titolare dell’impresa individuale, denominata OMISSIS, in quanto si è accertata la collocazione antistante l’ingresso dell’attività di 3 cric alza auto e 4 pneumatici, per una superficie complessiva di circa mq 1,30 in assenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico”; il titolare dell’impresa individuale denominata OMISSIS, “in quanto si è accertato la collocazione antistante l’ingresso dell’esercizio di 1 Fusto in legno di circa ml 0,55x0,55, in assenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico”; “il Rappresentante della società a responsabilità limitata, denominata OMISSIS, in quanto si è accertato la collocazione antistante l’ingresso dell’attività di 10 tavoli quadrati in ferro con pianale in legno, 1 tavolo rettangolare, 1 tavolo rotondo, 3 botti di legno, 31 sedie di legno e 7 vasi di plastica, per un occupazione complessiva di suolo pubblico di mq 45,60, in modo difforme alla concessione per l’occupazione del suolo pubblico di mq 30,90”; “il Rappresentante della società a responsabilità limitata denominata OMISSIS, in quanto si è accertata la collocazione antistante l’ingresso dell’attività di 2 ombrelloni, 15 tavoli in ferro, 27 sedie in plastica, 2 botti in legno, 2 panche in legno e 3 vasi in plastica, per un occupazione complessiva di suolo pubblico di mq 44, in modo difforme alla concessione per l’occupazione del suolo pubblico di mq 38,70”; “il Titolare dell’omonima impresa individuale, in quanto si è accertata la collocazione antistante l’ingresso dell’esercizio di 1 ombrellone, 4 tavoli, 16 sedie e anche di 8 poltroncine in plastica, in assenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico”, “il Titolare dell’omonima impresa individuale per il servizio taxi, in quanto è stato accertato che effettuava il prelevamento di 2 passeggeri dal porto di Trapani, per condurli all'aeroporto di Birgi (Trapani) senza essere in possesso della prenotazione come previsto, il tassametro risultava attivato irregolarmente indicando una tariffa di Euro 3,10”.
Tutti i destinatari, entro 30 giorni dalla notifica dei rispettivi atti, dovranno pagare le sanzioni amministrative dovute per le violazioni, aumentate di 11,90 euro per spese di notifica di ciascuna ordinanza.