Trapani. Fermato peschereccio che trainava esemplari di tonno rosso
Grazie ai controlli del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo della Guardia di Finanza, finalizzati a tutelare l’economia e a contrastare le attività illecite, i finanzieri hanno fermato la navigazione di “un peschereccio italiano che, partito dalla Spagna e diretto a Malta, era condotto da un soggetto che, arbitrariamente ne aveva assunto il comando, a discapito dell’incolumità di cose e persone. Nell'ambito dei controlli messi in atto, secondo specifici indici di rischio, frutto dell’analisi del monitoraggio dei traffici marittimi, un’unità navale delle fiamme gialle di Trapani ha individuato un motopesca che trainava una grossa gabbia contenente esemplari vivi di tonno rosso.
Fuori dalle coste di Marsala, dal controllo documentale, è emersa da subito la disuguaglianza tra la foto presente sul titolo abilitativo alla conduzione presentato e la fisionomia del soggetto che si è dichiarato essere il comandante del motopesca. I finanzieri hanno, quindi, effettuato una più approfondita ispezione a bordo riscontrando, oltre all’assenza del vero comandante, quella di un altro membro dell’equipaggio, ovvero colui deputato alla gestione e controllo dei motori. I finanzieri hanno accertato che le irregolarità a bordo si protraevano da più tempo e, pertanto, stante anche alle dichiarazioni rese, in atti, dai marittimi imbarcati, un soggetto è stato deferito all’Autorità giudiziaria per usurpazione del comando del mezzo navale, per falsa dichiarazione su identità e qualità personali proprie oltre che per l’esercizio abusivo della professione".
"Il vero comandante del motopesca, assente sul posto di lavoro, è stato deferito per abbandono abusivo di comando ed induzione all’esercizio abusivo di una professione. Tutti i membri dell’equipaggio dovranno rispondere, altresì, del reato di falsità ideologica commessa in atto pubblico, per aver dichiarato circostanze mendaci circa la persona che arbitrariamente aveva assunto il comando del peschereccio. Gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile”.