Trapani. Arrestato per aggressioni e disordini nel centro storico, scatta anche il “Daspo urbano”

Redazione Prima Pagina Trapani

Un’accorta attività di monitoraggio dei fenomeni violenti legati ai luoghi della movida e ai locali pubblici della provincia, ha portato il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, ad emettere un provvedimento di Divieto di Accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento (Dacur) nei confronti di un trentenne, “resosi responsabile di un’aggressione nel pieno centro storico trapanese. Nel dettaglio, – è riportato in una nota della Questura – venivano segnalati disordini nelle vie del centro per mano di un soggetto resosi autore di un aggressione ai danni di un passante e descritto come indossante un paio di pantaloncini neri, con capelli corti e a torso nudo. Prontamente individuato ed identificato dal personale operante, in evidente stato di ubriachezza ed ancora a torso nudo, l’uomo andava in escandescenza alla vista delle Forze dell’Ordine, profferendo espressioni oltraggiose nei confronti degli operatori e tentando di attingere uno di loro con una testata, scalciando e dimenandosi, al fine di ostacolare l’intervento degli operanti e darsi alla fuga.

Tratto in arresto in flagranza di reato, l’uomo proseguiva la condotta aggressiva all’interno dei locali della Questura”.

“Oltre i risvolti penali del caso, le gravi condotte sono state esaminate dalla Divisione Anticrimine, la cui istruttoria ha consentito l’emissione del provvedimento di DACUR a firma del Questore. – continua la nota – Provvedimento resosi necessario nei suoi confronti, per ragioni di sicurezza, al fine di prevenire ulteriori episodi della stessa indole che possano verificarsi all’interno e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici o locali di pubblico intrattenimento, specificatamente individuati in relazione dei luoghi ove è stato commesso il predetto reato”.

Una volta terminata la misura cautelare in atto, il trentenne, per effetto del divieto di accesso notificatogli, per un periodo di tre anni non potrà “accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento situati all’interno dell’area delimitata del centro storico trapanese, pena la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da diecimila a ventiquattromila euro”.