SPAZIO AL CITTADINO - Erice, la scerbatura fa discutere

Maria Chiara Conticello

La scerbatura che, in questi ultimi giorni, è stata operata nel comune di Erice fa discutere.

E fa discutere per un semplice motivo: prima della scerbatura non c’è stata nessuna pulizia dei rifiuti lasciati da cittadini incivili.

Nel momento in cui, dunque, l’erba è stata tritata, stessa fine hanno fatto i vari rifiuti.

A segnalarlo è un nostro lettore, Tony Di Stefano, che da sempre è molto attento sul tema della differenziata e della pulizia dei quartieri.

«È assurdo – si è sfogato ai nostri microfoni – che l’Amministrazione non pensi a quanto possa essere dannoso tutto ciò: i rifiuti tritati rendono il territorio ancora più invivibile. Perché nessuno ha pensato alla raccolta dei rifiuti prima di tritare l’erba? Che l’erba rimanga nel terreno può essere anche ottimale ma se con l’erba rimangono i rifiuti, questo può causare solo ulteriori danni all’ambiente ed è giusto che l’Amministrazione prenda provvedimenti. Questo vale sia per la raccolta dei rifiuti ormai tritati che nell’installazione di una telecamere di videosorveglianza che eviti i comportamenti incivili dei cittadini. Alcune strade di Pizzolungo, ormai, sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto ed è tempo di dire basta e che ognuno faccia la propria parte: cittadini ma anche sindaco, consiglieri e assessori».

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