Scuole aperte nel trapanese ma pochi studenti in classe

Maria Chiara Conticello

Il ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale non è andato per il meglio. I Comuni, seppur limitrofi, hanno affrontato la questione delle riaperture in maniera diversa: c’è chi ha previsto la sanificazione per due giorni, chi ha previsto la chiusura - trasformatasi successivamente in DAD – e chi ha ordinato la riapertura, tra cui Erice.

Ma ad Erice, nelle scuole, tutto tace. Non perché nessuno si lamenta, ma al contrario: nelle classi, infatti, non si è presentato quasi nessuno. Da più Istituti Comprensivi arriva la notizia della presenza di tre o quattro bambini per classe. I genitori, quindi, non ci stanno e ieri hanno deciso di far assentare i propri figli.

E poi si presenta un’altra situazione, a Erice: quella degli studenti degli Istituti Superiori.

Tanti ragazzi, infatti, hanno deciso ieri di non presentarsi in classe.

«La nostra – ha dichiarato una studentessa del quinto anno superiore – è quasi una ribellione. Ci rendiamo conto, però, che se la situazione non cambia non abbiamo via di scampo: dobbiamo scegliere di andare a scuola nonostante il rischio».

Ribellione nata soprattutto dalla situazione, totalmente opposta, di Trapani, dove il ritorno tra i banchi è stato posticipato.

«Viene quasi da pensare – continua la giovane – che ad Erice non c’è virus, mentre a Trapani sì. Tutto ciò è una perdita di tempo, soprattutto per chi a giugno dovrà affrontare gli esami di maturità. Ci mettono in situazioni poco gestibili e questo, purtroppo, si riversa su di noi e soprattutto sul nostro andamento scolastico».