Pallacanestro Trapani, i numeri di Rieti

Redazione Prima Pagina Trapani

Dopo appena un anno di B, la NPC ritorna al piano di sopra con in panchina sempre coach Gabriele Ceccarelli che tanto bene ha fatto nell’ultima proficua esperienza in B. 

In estate parte del nucleo storico della promozione è stato confermato, puntellandolo con innesti mirati, costruendo un roster “leggero”, votato alla transizione, con diversi atleti pronti a sfruttare la loro atipicità, affidandosi ad un basket che non può che prendere linfa partendo dall’aggressività difensiva. 

Ecco i singoli.

Il playmaker è l’ex Bergamo e Torino Ruben Zugno (1996) il cui talento è indubbio, così come la confidenza da oltre l’arco dei 6.75 (nonostante l’attuale 26% su quasi 5 tentativi di media). Anche dalla media sta faticando (31% da due) ma, in generale, va detto che tira quanto basta dal campo, prediligendo giocare per i compagni (3.8 assist di media, specialità dove eccelle). Per lui anche 6 p.ti, 2 falli subiti e quasi 3 perse a match. Mano lesta nei recuperi. Non sempre sicuro ai liberi.

Fuori da settimane per un problema alla caviglia la guardia Jordan Geist (1997), prodotto di Missouri, che viene da tre stagioni nel campionato tedesco.

Nelle due gare disputate aveva confermato la dimensione di esterno da bottini sicuri, capace sia di attaccare il ferro che di colpire col suo eccellente tiro da fuori (16.5 p.ti, 4.5 falli subiti, 44% da tre, 4 rimbalzi) ma, al contempo, di dare una notevole mano a rimbalzo, grazie al suo atletismo. 

È appena arrivato il play-guardia del 1990, ex Montegranaro, Mantova e Bakery Piacenza, Davide Bonacini, che ha buon tiro da tre (pur non abusando dei 6.75), e particolarmente efficace dalla media, “range” dal quale preferisce colpire soprattutto in arresto e tiro. 

Impatto a tutto campo ed in entrambi i lati. Giocatore completo, pronto con le sue scorribande a riempire il tabellino di falli subiti e, soprattutto, assist, specialità che negli anni lo ha visto in costante crescita. Energia allo stato puro. Non ha ancora esordito e deve mettersi alle spalle un brutto infortunio subito lo scorso anno. 

Poi troviamo l’ala del 1993 Lorenzo Tortù, che prima è stato dominante negli anni di B (triennio con la Virtus Salerno a 15+8 di media) ma che, dopo, non ha avvertito affatto il salto di categoria, replicando il rendimento nella scorsa stagione di A2 a San Severo. Determinazione da vendere e grande prestanza fisica che lo porta a sfruttare i miss match in post basso contro avversari più piccoli (subendo tanti falli). Le sue cifre: 8.8 p.ti, 4.2 falli subiti, 4 rimbalzi (ottima attitudine per lui). Le percentuali dalla media sono insolitamente in deficit (34% da due) mentre da tre non sempre è pericoloso, con il 13% in stagione. Spesso in lunetta, dove supera l’80%. Personalità. 

Sotto canestro troviamo Darryl Tucker (1995), che è un lungo dinamico, con atletismo debordante, che si traduce in falli subiti, rimbalzi (maestro di quelli offensivi), recuperi. Carriera collegiale a West Florida, e poi in giro tra Danimarca, Serbia, Estonia e Lettonia. Grande efficacia da sotto (64% su quasi 10 tentativi da 2), ed energia innata. Sfiora la “doppia doppia” di media: 15.2 p.ti, 4.5 falli subiti, 9.3 rimbalzi, 2.7 recuperi di media. Di contro, 3 perse a match e mani non proprio di seta (14% da tre, arma che usa comunque poco; 55% ai liberi). 

In doppia cifra anche la guardia ala Marco Timperi (1997), confermato dalla scorsa stagione in B. Tanto atletismo anche per lui (3.8 falli subiti, 4.5 rimbalzi e quasi 1 stoppata di media). Referto pieno, con 11.2 p.ti, nonostante le percentuali vadano a fasi alterne (47% da due, 28% da tre, 55% ai liberi). 

Americano aggiunto, con tante responsabilità (più di 10 conclusioni a match dal campo). Altro confermato, l’esterno tiratore Maurizio Del Testa (1989), specialista in B della doppia cifra. Colpisce prevalentemente da tre (36% su quasi 5 tentativi per gara) ed aggiunge 7.2 p.ti, 2.2 falli subiti, 2 rimbalzi. Specialista. 20’ poi per il playmaker italo argentino Lucas Maglietti (2003), prodotto del vivaio della Stella Azzurra Roma (4.3 p.ti + 2 assist nella passata A2). 

Cambio del play titolare, sta garantendo un buon contributo alla squadra, con 5.3 p.ti, 2.5 assist e, di contro, 3 perse oltre che percentuali in rosso (47% da due, 19% da tre, arma che usa con prevalenza, quasi 4 conclusioni a match). 17’ anche per l’ala Nikola Nonkovic (2002) che va a referto con 2.8 p.ti (50% da due), 2.8 rimbalzi, 1.3 assist di media. Male da tre, con appena il 9% in stagione. Il lungo, ex Agrigento, Paolo Rotondo (1989) gioca 12’ di media, e garantisce il suo contributo d’esperienza e di sostanza nel pitturato (2.3 p.ti, 1.8 rimbalzi ed il 70% da sotto). Buona tecnica, come testimoniano le percentuali storicamente alte da due. Poco raggio da fuori. Old style. 

Chiude il roster il play-guardia del 2004 Benjamin Marchiaro, argentino di grande struttura ed atletismo per il ruolo (10’ di parquet, 2 p.ti, quasi 2 rimbalzi ed il 33% da tre, la sua arma migliore).