​Operaio edile precipitato a Trapani, la Fillea Cgil interviene sulla sicurezza nei cantieri

Redazione Prima Pagina Trapani

“È giunto il momento di chiamare gli incidenti sul lavoro per quello che sono, ovvero operaicidi. Il lavoro non può né ferire né uccidere”. Lo afferma il segretario provinciale della Fillea Cgil di Trapani, Gaspare Giaramita, intervenendo sull'ennesimo incidente sul lavoro, avvenuto a Trapani, in un cantiere edile dove l’operaio Antonino Bianco, 62 anni di Calatafimi, è caduto dal secondo piano di una impalcatura, procurandosi gravi ferite che ne hanno reso necessario il trasferimento al trauma center di Villa Sofia a Palermo. (qui l’articolo di cronaca)

“Stop non deve essere solamente una parola – dice Giaramita – ma la fine della mancanza di sicurezza sul lavoro e delle stragi infinite che si consumano ogni giorno nei cantieri. Sono troppe le regole sulla sicurezza che vengono disattese, tra queste l’ordinanza regionale che stabilisce il divieto di lavoro nei cantieri, per coloro che svolgono attività fisica intensa al sole, nei giorni in cui le temperature sono alte. La dove – si legge nella nota sindacale – i datori di lavoro non rispettano le norme, chiediamo alle forze di polizia e a tutti gli organi competenti di vigilare a difesa della legalità, della sicurezza e della salute degli operai. Al lavoratore Antonino Bianco – conclude – esprimiamo sentimenti di vicinanza con l’augurio di pronta guarigione”.