Neuropsicologia e riabilitazione cognitiva: intervista alla dottoressa Pisciotto

Redazione Prima Pagina Trapani

La dottoressa Laura Pisciotto, Psicologa di area Neuropsicologica, residente in una delle meravigliose isole della Provincia di Trapani a Marettimo, è una delle più giovani professioniste del nostro territorio formata in Neuropsicologia, svolge la sua professione tra Palermo e Trapani. La dottoressa, oltre che del supporto psicologico e della Mindfulness, si occupa principalmente della valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva delle malattie neurodegenerative e cerebrovascolari causati anche da lesioni cerebrali come traumi cranici.

Le malattie neurodegenerative sono un complesso di malattie neurologiche che comprendono le più note e diffuse malattie di Alzheimer, Morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla e varie forme di demenza come quella vascolare data da eventi cerebrovascolari. Purtroppo, la figura dello psicologo è ancora lontana a molte persone ma è bene sapere che la stessa non è solo lettino ma interviene in diverse branche e prende in carico anche le persone sane che hanno voglia di migliorare la propria qualità di vita.

Lo psicologo- neuropsicologo si occupa dei processi cognitivi e comportamentali. 

Quando un paziente richiede una valutazione neuropsicologica da un Neuropsicologo?

«Solitamente - dichiara la dott.ssa Pisciotto - un paziente richiede una valutazione neuropsicologica quando si accorge di avere delle difficoltà nello svolgimento delle proprie attività quotidiane o quando, affetto da un patologia specifica che implica un deterioramento delle funzioni cognitive, desidera monitorarne le funzionalità. Può anche succedere che chiedono una valutazione neuropsicologica per l’idoneità alla guida, finalità di natura medico-legale o per l’invalidità civile. La valutazione neuropsicologica è un esame delle funzioni cognitive, finalizzato ad indagare sullo stato cognitivo della persona e a individuare eventuali deficit delle funzioni cognitive (ad es. memoria, attenzione, linguaggio, funzioni esecutive, funzioni visuospaziali, abilità prassiche ecc.)

Quali sono le patologie che implicano delle difficoltà cognitive?

«Le patologie che richiedono delle difficoltà cognitive sono tante: in particolare, tutte le malattie neurodegenerative ma anche i traumi cranici (incidenti, cadute con un forte impatto cranico), eventi cardio e cerebrovascolari come ictus, emoraggie, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, malattie delle valvole cardiache ect».

Quali sono i sintomi?

«I sintomi iniziali della demenza senile sono riconducibili a:

Quali esercizi o tecniche si utilizzano per la riabilitazione cognitiva? «Non solo si può intervenire con la stimolazione cognitiva ma nel momento in cui il paziente ha una compromissione in una determinata area cerebrale data da eventi degenerativi o cerebrovascolari, può svolgere la riabilitazione con specifici esercizi cognitivi andando a intervenire sulla funzione danneggiata. Oltre all’utilizzo di esercizi carta e matita sviluppati dai protocolli di intervento per la riabilitazione, utilizzo anche delle terapie digitali come la Realtà Virtuale, utilizzando dei protocolli di intervento certificati in ambito neuropsicologico. Questi protocolli sono mirati alla riabilitazione di ogni specifica funzione cognitiva».

«E’ importante - prosegue - prevenire l’insorgere di un eventuale decadimento cognitivo, l’Alzheimer è la forma più comune di Demenza, è una malattia che annienta non solo il malato ma anche i familiari. Non tutti vengono informati dei percorsi di riabilitazione cognitiva quindi, la scelta più veloce e dolorosa è portarli in delle strutture come le RSA. La valutazione neuropsicologia già per gli over 40 è consigliabile, impariamo a prenderci cura, a prevenire l’insorgere delle difficoltà cognitive e comportamentali ma soprattutto iniziamo a comprendere che l’aiuto dello Psicologo può modificare la traiettoria di un individuo».