Misiliscemi senza acqua: “Perpetrato un atto illegale a danno del Comune e dei misilesi”
“L'amministrazione Comunale di Misiliscemi è in dovere di comunicare a tutti i cittadini che ieri pomeriggio è stata trovata la pompa di sollevamento di Marracco spenta, nelle condizioni, dunque, di privare di acqua il territorio. Dopo un sopralluogo effettuato con l’intento di accertare i fatti da parte del sindaco Tallarita, dell’assessore al ramo Giuseppe Franconeri e dei responsabili della Polizia Locale, e verificato che non vi è stata infrazione, è stata riattivata la pompa monitorando fino a tarda notte l’impianto”.
Con questo esordio, in una nota del Comune, viene evidenziato che “questa mattina intorno alle ore 9, è stato perpetrato un atto illegale a danno dell'Ente e soprattutto dei cittadini misilesi: è stata spenta la pompa ed è stato cambiato il lucchetto di accesso all'impianto, impedendo ogni possibilità d'ingresso agli operatori. Questa vile manovra implica un'interruzione di pubblico servizio, un'infrazione in area privata e un possibile danno patrimoniale alle valvole e pompe accese sul territorio. Di questi episodi sono già stati informati – pur se al momento senza alcun riscontro - gli Enti preposti e di competenza superiore (ATI e Prefettura) ed è stata formalizzata una denuncia nelle sedi preposte”.
“Non ci sembra accettabile privare ancora una volta il territorio di Misiliscemi di un bene essenziale qual è l’acqua – dice il sindaco – soprattutto in un periodo di particolare necessità come quello estivo esclusivamente per una presa di posizione e/o per soddisfare bisogni politici di varia natura. Auspichiamo l’intervento definitivo degli organi regionali per chiarire, una volta per tutte, la questione, e garantire a tutti un diritto primario. Ovviamente ci duole comunicare che al momento la distribuzione idrica è bloccata”.