Messina Denaro, indagato il primario di oncologia dell'ospedale di Trapani

Maria Chiara Conticello

Stupore questa mattina all'Ospedale "Sant'Antonio Abate" dove i pazienti di oncologia non sono stati visitati dal Dottor Zerilli, Primario del reparto oncologico trapanese.

Shock, invece, nel momento in cui si è scoperto che Zerilli, medico oncologico molto apprezzato in città, era assente per un motivo ben preciso. Il dottore, infatti, è stato inserito nella lista degli indagati nell'inchiesta sulla rete dei favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro.

Secondo le prime informazioni arrivate, Zerilli avrebbe eseguito a Messina Denaro l'esame del DNA necessario per le cure chemioterapiche. 

Un esame che non mente e proprio per questo i Carabinieri devono accertare se Zerilli fosse realmente a conoscenza della generalità di Matteo Messina Denaro che, anche al nosocomio trapanese, si sarebbe identificato come Andrea Bonafede.

I Carabinieri hanno poi perquisito sia lo studio del dottor Zerilli che l'intero reparto di Oncologia del Sant'Antonio Abate con l'obiettivo di trovare il primo esame istologico effettuato dall'ex latitante.

Intanto, il vero Andrea Bonafede ha rilasciato le prime dichiarazioni agli inquirenti.

Il Geometra ha infatti ha confessato di conoscere il Boss di Cosa Nostra fin da giovane e che la casa in cui Matteo Messina Denaro ha vissuto l'ultimo periodo della sua latitanza è stata acquistata da Bonafede proprio con i soldi del Boss. 

L'abitazione di Bonafede, inoltre, è stata perquisita dai Carabinieri che hanno sequestrato alcuni documenti che potrebbero risultare molto importanti per le indagini.