Mazara, sospensione, alaggio a secco e posteggio della “chiatta”. Polemiche. Valutati i pro e i contro…?

Redazione Prima Pagina Trapani

Questa mattina molti cittadini hanno assistito all’alaggio a secco della "chiatta" che fino a qualche mese fa faceva la spola fra le due sponde del fiume Mazaro. La chiatta è stata successivamente trasportata con un grande camion presso l’area del porto nuovo dove un giorno, non si sa quando, dovrebbe sorgere il mercato agroalimentare (quello che originariamente doveva essere il mercato ittico all’ingrosso). Lo scorso 5 ottobre -attraverso una nota- l’assessore comunale Vincenzo Giacalone ed il responsabile comunale del procedimento Mario D’Agati annunciarono la sospensione del servizio della "chiatta" a causa di un guasto improvviso al motore.

La società Ecolmare sas che sta gestendo il servizio che era ripreso il 16 luglio ed era in scadenza il 15 ottobre –sottolineò l’assessore Giacalone- si dovrà occupare della riparazione del motore senza aggravio di costi per il Comune e del successivo alaggio e tiraggio a secco dell’imbarcazione. Per gli utilizzi futuri – aggiunse Giacalone – l’amministrazione deciderà sulla base della compatibilità economica e dell’individuazione dei periodi di potenziale maggiore afflusso.

E’ nostra intenzione, comunque, effettuare entro fine anno una nuova procedura di gara per la programmazione del servizio nell’anno 2021”. Su facebook oggi però molti cittadini hanno commentato con non poche preoccupazioni la sospensione e l’alaggio a secco della chiatta ed il suo trasporto presso l’area del “futuristico” mercato agroalimentare (vedi foto di copertina). In molti temono infatti che il servizio avviato nel corso dell’Amministrazione Cristaldi (che aveva voluto ripristinare lo storico servizio che fino agli inizi del primi anni ’70 forniva la vecchia chiatta in legno) possa essere definitivamente abbandonato.

Sempre su facebook pertanto lo stesso assessore Vincenzo Giacalone, attraverso il suo profilo personale, è così intervenuto: “Oggi la “Chiatta” è stata tirata a secco e posta presso l’area portuale in concessione al Comune di Mazara del Vallo per il rimessaggio e per la manutenzione ordinaria che non era stata effettuata già da qualche anno. L’amministrazione comunale, considerata l’utilità di tale mezzo di trasporto soprattutto nei periodi di maggiore presenza turistica, e considerata altresì la situazione attuale di emergenza Covid-19  con il parziale lockdown che limita gli spostamenti e l’utilizzo dei mezzi di trasporto, ha valutato l’opportunità di sospendere momentaneamente il servizio al fine di ridurre le ingenti spese per il mantenimento dello stesso in un periodo di quasi totale inutilizzo.

La Chiatta sarà rimessa in funzione ad aprile del 2021”. Abbiamo voluto riportare anche il post su facebook in merito alla questione da parte dell’ex armatore della stessa "chiatta", cioè Nicola Asaro, operatore portuale e profondo conoscitore della materia. Ecco cosa ha scritto: "De Profundis chiatta, Assessore... per amor del vero  mi risulta che circa 50.000  utenti  si sono avvalsi del servizio della Chiatta...Poi... non mi pare  che lo spazio del mercato Agro alimentare sia un cantiere navale dove poter fare operazioni di rimessaggio  o di cantieristica varia.

Infine... lei non immagina minimamente quanto  costi ripristinare  le autorizzazioni  e le certificazioni (annotazioni di sicurezza, navigabilità, autorizzazione trasporto passeggeri  etc.) che perderanno validità  una volta messo a secco il natante Chiatta...” A questo punto ci poniamo qualche interrogativo:

Francesco Mezzapelle