​Inquinamento ambientale, assoluzione per la Società Elettrica Favignana e il suo amministratore

Redazione Prima Pagina Trapani

“Non c'è stato alcun inquinamento ambientale a Favignana. Lo ha decretato Roberta Nodari, giudice del Tribunale di Trapani, con la sentenza n. 942/25, a conclusione di un lungo e articolato processo penale, che ha assolto con formula piena la Società Elettrica Favignana e l’amministratore, il professore Filippo Giuseppe Accardi, accusati di aver contaminato circa novantaquattromila mila metri quadrati di territorio, a causa di una perdita di gasolio da un serbatoio della centrale elettrica avvenuta negli anni Ottanta”.

Lo rende noto l’ufficio stampa di Sea Favignana, ricordando che la Procura di Trapani aveva anche contestato la mancata bonifica dell’area, e per tali reati il Comune di Favignana e alcuni abitanti dell'isola si erano costituiti parte civile.

Il collegio difensivo di Filippo Giuseppe Accardi, composto dagli avvocati Angelo Mangione e Stefano Pellegrino, insieme al difensore della società, l’avvocato Antonio Reina, ha invece “dimostrato la correttezza dell’operato della SEA, che gestisce la centrale elettrica dell’isola, e soprattutto l’efficacia degli interventi di bonifica messi in campo dall’amministratore nel contenere la perdita di gasolio ed evitare la contaminazione del suolo e dell’area marina di Favignana.

Le analisi dell'ARPA hanno successivamente accertato lo stato di salubrità dei pozzi d'acqua delle abitazioni confinanti con la centrale elettrica, escludendo qualsivoglia ipotesi di contaminazione ai danni degli abitanti dell'isola”.

“Dopo un processo durato anni, la sentenza – viene evidenziato dalla società elettrica – mette la parola fine a un caso che aveva alimentato voci e diffuso preoccupazioni rivelatesi, alla riprova dei fatti, prive di ogni fondamento”.