​In acquascooter tra i bagnanti di Marausa Lido, bloccato giovane trapanese

Redazione Prima Pagina Trapani

Una sanzione amministrativa di 3.672,33 euro, per avere guidato una moto d’acqua senza avere mai conseguito la patente nautica, è quanto dovrà pagare un giovane trapanese, fermato ieri in mare all'altezza di Salinagrande (Misiliscemi) dopo presunte evoluzioni in acquascooter tra i bagnanti di Marausa Lido.

L’episodio è raccontato in un comunicato stampa della Capitaneria di porto di Trapani, a partire da quando, “nel tardo pomeriggio di ieri, alla sala operativa veniva segnalato da più bagnanti che nelle acque di Marausa Lido stava navigando sotto costa in una zona di mare non consentita un acquascooter impegnato in evoluzioni, potenzialmente pericolose per la presenza di bagnanti in quel tratto di mare”.

Inviati in zona una motovedetta e una pattuglia a terra, “dopo una serie di ricerche a mare, il conduttore della moto d’acqua veniva individuato nelle acque antistanti la località Salingrade – si legge nel comunicato stampa – e bloccato dall'equipaggio dell’unità navale intervenuta e condotto all'ormeggio nel vicino porticciolo dove ad attenderlo vi era già la pattuglia in rinforzo operativo”.

“Dopo gli accertamenti del caso, i militari della Guardia Costiera appuravano che il conduttore non aveva mai conseguito la patente nautica, abilitazione obbligatoria per la conduzione delle moto d’acqua elevando, pertanto, una sanzione amministrativa pari ad euro 3672,33 per la violazione dell’articolo 39 del “Codice della Nautica da Diporto” che impone l’obbligo di patente nautica per la navigazione oltre le sei miglia dalla costa o, comunque, su moto d’acqua”.

La Capitaneria di porto informa, inoltre, che nell'ambito dell’operazione “Mare e Laghi Sicuri 2025” iniziata lo scorso 16 giugno, “sono in corso i previsti controlli amministrativi presso gli stabilimenti balneari e le spiagge libere anche per la verifica della corretta collocazione degli avvisi all'utenza previsti dal vigente dispositivo di sicurezza balneare, controlli hanno già fatto registrare una serie di violazioni per inosservanze connesse con la disciplina del diporto e delle aree marine protette”.