Il "caso" cittadinanza alle Ong, Tranchida: "Onore a chi salva vite umane, anche in mare"
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha commentato con amarezza la bocciatura della proposta di conferire la cittadinanza onoraria agli equipaggi delle ONG Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.
"Trapani ha perso un’occasione storica per lanciare, dal cuore del Mediterraneo, un messaggio di gratitudine a chi oggi, con spirito volontario, sfida il mare e i regimi per difendere la vita, i diritti umani e la democrazia", ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando che la decisione avrebbe rappresentato un riconoscimento per il coraggio dei volontari che operano in contesti difficili, come il soccorso in mare dei migranti.
Tranchida ha ricordato che la Juventa e altre navi delle ONG sono state protagoniste di salvataggi cruciali nel Mediterraneo, portando a bordo persone che spesso non hanno altra colpa se non quella di essere nate nel "posto sbagliato".
La nave Juventa, dopo il sequestro avvenuto nel 2017, si trova ancora ormeggiata nel porto di Trapani, saccheggiata e ridotta ad un mucchio di ferraglia. Dopo sette anni di processo, il Tribunale ha dichiarato l'innocenza degli equipaggi delle ONG coinvolte, sottolineando che non c’era alcun legame con bande criminali, né attività illegali. "Le ONG operavano sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto, con l’unico scopo di salvare vite umane", ha ribadito il sindaco che ha ricordato che la legge del mare è la legge della solidarietà, una legge che da sempre caratterizza il popolo trapanese, che si distingue per l’impegno verso chi è in difficoltà. "Salvare una vita in mare è un principio che ogni uomo di mare, trapanese e non, rispetta senza esitazione", ha aggiunto, esprimendo il rammarico per la mancata approvazione della delibera.
Non sono mancate anche le critiche nei confronti dei consiglieri della lista Trapani Tua, che, secondo Tranchida, hanno scelto di "uscire dall’aula" proprio nel momento in cui si stava trattando la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria. "Un atteggiamento opportunistico, che non rispetta un tema che non ha bandiere politiche", ha commentato il sindaco, lamentando la "scarsa sensibilità" dimostrata da alcuni membri della maggioranza.
Nonostante la sconfitta, Tranchida ha ringraziato tutti i consiglieri e membri della Giunta che hanno sostenuto l’iniziativa, in particolare quelli che hanno mostrato sensibilità verso il tema, come Daniela Barbara, Angela Grignano, Claudia La Barbera, Giulia Passalacqua, Marzia Patti,Sonia Tumbarello,Francesco Briale, Baldassare Cammareri,Salvatore Daidone,Andrea Genco, Giovanni Parisi e Giuseppe Peralta. "Mi rammarico per chi ha preferito astenersi, ma mi auguro che questo episodio possa diventare un punto di partenza per una 'resurrezione culturale' della politica trapanese".
Il primo cittadino ha poi annunciato che intende invitare i membri dell’equipaggio della Juventa e dei volontari delle ONG a Trapani, per accoglierli ufficialmente "con tutti gli onori", come meritano. "Loro hanno salvato oltre 20.000 vite umane. Lo Stato italiano dovrà risarcirli per i danni legali, ma non potrà mai restituire quelle vite che sono state salvate".