Pesca a strascico sotto costa in zona vietata, raffica di sanzioni a un peschereccio e al suo comandante

Redazione Prima Pagina Trapani

Durante un pattugliamento in mare, nella giornata di ieri, una motovedetta della Guardia costiera di Mazara del Vallo ha intercettato e sanzionato “un motopesca impegnato in attività a strascico sotto costa, in zone vietate in quanto destinate alla riproduzione delle specie ittiche”.

Lo ha reso noto la Capitaneria di porto, ricordando che “la pesca a strascico, indiscriminata, effettuata sotto costa è dannosa per l’ambiente sia perché preleva specie ittiche in età non ancora adulta, sia perché danneggia gli ecosistemi dove le stesse depongono le uova e si riproducono”.

Al peschereccio intercettato “è stato intimato il rientro immediato in porto, dove è stata elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, con contestuale sequestro dell’attrezzo da pesca e del pescato presente nelle reti. Inoltre, trattandosi di violazione grave, è stata altresì applicata la sanzione accessoria dell’assegnazione dei punti di penalizzazione alla licenza di navigazione ed al comandante dell’unità. Al motopesca, inoltre, sono state contestate ulteriori violazioni per assenza di personale a bordo e per irregolare tenuta dei registri di bordo”.

“Il prodotto ittico posto sotto sequestro, dopo nulla osta rilasciato dal servizio veterinario dell’ASP, è stato confiscato e devoluto in beneficenza al Banco alimentare della Sicilia occidentale”.

La Capitaneria di porto ribadisce “l’importanza del rispetto delle normative che regolamentano le attività di pesca in quanto i comportamenti illeciti, oltre a danneggiare la risorsa ittica, creano situazioni di concorrenza sleale nei confronti dei tanti pescatori che, invece, operano nella legalità”.

Con la ripresa di tutte le attività di pesca, al termine dei vari periodi di fermo disposti per consentire il ripopolamento delle specie ittiche, non si sono fermati i controlli della Capitaneria di porto.

La settimana scorsa, la stessa motovedetta ha sanzionato il comandante di un altro peschereccio, “per irregolarità sul personale imbarcato, essendo uscito in attività in mare nonostante l’assenza di un membro dell’equipaggio, e senza provvedere alla sua sostituzione con altro personale abilitato”.