​Crisi di Gaza, a Trapani salta la seduta straordinaria del Consiglio comunale per mancanza del numero legale

Redazione Prima Pagina Trapani

È slittata a oggi pomeriggio, in seconda convocazione, la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Trapani sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, per discutere un ordine del giorno che prevede una precisa mozione: “Sospensione dei rapporti con lo Stato di Israele, riconoscimento dello Stato di Palestina, impegno per la Pace e il Disarmo”.

Ieri alle 19, al momento dell’appello iniziale, in aula consiliare mancava l’intera opposizione consiliare. E questa diserzione, aggiunta all'assenza di alcuni consiglieri di maggioranza, è stata determinante per fare saltare la seduta.

In serata, il consigliere Maurizio Miceli (Fratelli d’Italia) ha diffuso una “nota stampa dei consiglieri comunali di opposizione”, e un comunicato è stato diramato anche dall'ufficio stampa del’onorevole Dario Safina (Pd).

Di seguito, entrambi gli interventi.

“I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Trapani esprimono profonda preoccupazione per l’ennesima gestione unilaterale della vita democratica del Consiglio da parte della maggioranza, che ha convocato una seduta straordinaria su un tema di cruciale importanza senza alcun confronto né coinvolgimento con le forze di opposizione.

Una questione così grave e drammatica come quella del conflitto israelo-palestinese – continua la nota inviata da Maurizio Miceli – merita rispetto, consapevolezza e responsabilità politica condivisa. La maggioranza, invece, ha scelto di organizzarsi con spirito autoreferenziale e senza costruire le condizioni minime per una discussione ampia, plurale e dignitosa. Se oggi non sarà in grado di garantire i numeri per l’apertura della seduta, se ne assuma la responsabilità di fronte alla città.

Noi, consiglieri di opposizione, abbiamo deciso di non piegarci a logiche di propaganda e strumentalizzazione, ma ribadiamo con fermezza la nostra posizione comune, chiara e netta, fondata sui principi del diritto internazionale, della solidarietà e della pace.

Riteniamo che la soluzione al conflitto debba necessariamente passare per il riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato, accanto a quello di Israele, in un contesto di sicurezza reciproca e confini riconosciuti. Guardiamo con favore a proposte diplomatiche che prevedano una transizione civile e indipendente nella Striscia di Gaza, guidata da tecnici non affiliati a fazioni politiche, per porre fine al ciclo di distruzione e ricostruzione e restituire speranza e dignità a una popolazione stremata.

Sosteniamo il percorso intrapreso da diversi Paesi europei che hanno riconosciuto la Palestina come Stato indipendente, nella convinzione che ciò rappresenti un passo concreto verso una soluzione equa e duratura fondata sulla coesistenza di due popoli e due Stati.

Il dramma umanitario in corso, che colpisce in modo devastante soprattutto i bambini palestinesi, impone alla comunità internazionale – e a ciascuno di noi – di non voltarsi dall'altra parte. Lo diciamo con senso di responsabilità e con la volontà di contribuire a una cultura della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani”.

“Quanto accaduto oggi nell'aula consiliare del Comune di Trapani lascia spazio a una profonda amarezza. – afferma Dario Safina – L’assenza del centrodestra e dell’opposizione consiliare, che hanno abbandonato i lavori del consiglio comunale aperto, ha impedito l’avvio di una seduta che affrontava un tema di rilevanza internazionale e dal forte valore simbolico”.

Così il deputato regionale del Partito Democratico commenta l’interruzione dei lavori consiliari a Trapani, dove si sarebbe dovuta discutere una mozione per chiedere al governo nazionale e a quello regionale il riconoscimento dello Stato di Palestina.

“Quella di oggi – sottolinea Safina – era un’occasione per aprire un confronto maturo, consapevole e partecipato, su un conflitto che continua a generare dolore e sofferenza. Purtroppo, l’abbandono dell’aula ha negato questo spazio di discussione ai cittadini e alla città”.

Il parlamentare regionale ricorda che all'Assemblea Regionale Siciliana, tutte le forze politiche, centrodestra incluso, hanno votato una mozione del Partito Democratico che impegnava il governo regionale a promuovere ogni iniziativa utile per fermare l’aggressione militare su Gaza, garantire aiuti umanitari e sostenere il principio di “Due Popoli, Due Stati”, riconoscendo il diritto all'esistenza sia di Israele sia della Palestina.

“È difficile comprendere – aggiunge Safina – come si possa sostenere una linea condivisa a Palermo e poi, il giorno dopo, evitare il dibattito su quello stesso tema a Trapani. Il confronto democratico, anche quando acceso o scomodo, è il cuore delle istituzioni rappresentative: è lì che si costruisce una visione condivisa, è lì che si ascoltano le ragioni di tutti”.

Safina chiude con un appello alla responsabilità e al dialogo: “In un momento così delicato sul piano internazionale, ogni gesto conta. Anche un consiglio comunale può lanciare un messaggio importante. Mi auguro che domani (oggi, ndr) le opposizioni scelgano di esserci, di partecipare e di contribuire a una riflessione collettiva su un tema che riguarda l’umanità tutta. Il tempo per rimediare c’è ancora: facciamolo insieme”.