​Buseto Palizzolo. Il Comune dichiara guerra agli incivili: “Multe salate a chi sporca”

Redazione Prima Pagina Trapani

Una lettera aperta che ha il tono di un appello accorato, ma che annuncia anche rigide contromisure, è stata pubblicata sulla pagina social del Comune di Buseto Palizzolo, costretto a far fronte a bottiglie, lattine e altri rifiuti abbandonati in aiuole, strade e piazze del paese (come attestano alcune foto a corredo, qui riportate).

Di seguito, il testo integrale del post.

“Ai nostri ragazzi, e a noi genitori

Ci fa piacere vedere i nostri giovani riunirsi nelle piazze, nei luoghi d’incontro, vivere il paese, stare insieme.

Le piazze sono nate per questo: per essere vissute, condivise, animate

Il ritrovo sì, ed è giusto dirlo con chiarezza.

Ma il ritrovo non può e non deve trasformarsi in incuria.

È davvero avvilente vedere bottiglie lasciate a terra, rifiuti sparsi, spazi pubblici trattati come se non appartenessero a nessuno.

Quei luoghi sono di tutti, quindi anche di chi li sporca.

E il rispetto dell’ambiente non è un favore che si fa agli altri, ma un dovere verso noi stessi e verso la comunità in cui viviamo.

È importante ricordarlo chiaramente: sporcare, imbrattare o danneggiare spazi pubblici non è solo un gesto incivile, ma può configurare un reato penale, oltre a comportare sanzioni amministrative molto pesanti.

La legge tutela i beni comuni perché appartengono a tutti.

Il senso civico non nasce per imposizione: nasce dall’educazione, dall’esempio, dalla consapevolezza che ogni gesto – anche il più piccolo – ha un peso.

E qui entra in gioco una riflessione che riguarda noi genitori.

Dobbiamo avere il coraggio di chiederci cosa fanno i nostri figli la sera, la notte.

Non per controllare, ma per educare. Non per giudicare, ma per accompagnare

Il rispetto dei luoghi pubblici è lo specchio del rispetto che insegniamo ogni giorno, a casa.

Da questo momento in poi, però, è giusto essere chiari: chi non avrà cura dei nostri spazi comuni sarà sanzionato con multe salate e, nei casi previsti dalla legge, denunciato

Non per fare cassa, ma per tutelare il bene comune e l’immagine del nostro territorio.

Vogliamo piazze vive, non piazze sporche.

Vogliamo giovani presenti, non indifferenti.

Vogliamo una comunità che cresce insieme, nel rispetto reciproco.

Il divertimento passa. L’educazione resta”.