ASACOM. Francesca Trapani (M5S): "Il servizio non può dipendere dai bilanci comunali"

Redazione Prima Pagina Trapani

«La riduzione di ore di assistenza alla comunicazione ai bambini con disabilità non può essere una scelta discrezionale di ordine finanziario legata alla disponibilità dei bilanci comunali: è inaccettabile. Al contrario, garantire il servizio deve essere una precisa e consapevole scelta politica, di sensibilità e di civiltà».

Lo ha affermato, commentando quanto ascoltato e intervenendo nel corso del Consiglio Comunale straordinario di Trapani sulla vicenda ASACOM, Francesca Trapani, nella doppia veste di operatrice del comparto socio sanitario e di coordinatrice del Gruppo Territoriale del M5S.

«Subordinando l’erogazione del servizio alla sostenibilità finanziaria, come ha fatto il comune di Trapani, capofila del Distretto D 50, si mette a rischio la continuità dell’assistenza e si creano disparità inaccettabili. Le famiglie - continua Trapani - non possono trovarsi ogni anno nell’incertezza di sapere se e quante ore di supporto verranno garantite ai propri figli. Decisioni discrezionali per altro prese in violazione di norme che probabilmente sono state interpretate in maniera restrittiva, senza neppure ricercare quell’accomodamento ragionevole con le famiglie, previsto proprio dalla legge».

Francesca Trapani auspica un passo indietro dei comuni, quello di Trapani in primis, tenuto anche conto delle prime ordinanze del Tribunale di Trapani che ha accolto in via cautelare alcuni ricorsi di famiglie avverso la contestata delibera dell’amministrazione Tranchida: «Non possiamo attendere che si giunga ad un ulteriore intervento normativo nazionale e regionale, come annunciato nel corso del Consiglio Comunale, che regolarizzi e stabilizzi la figura degli ASACOM. Ad oggi, sulla base della norma vigente, la responsabilità è dei Comuni. Questi, dunque, sono chiamati ad intervenire subito, con gli strumenti che hanno. Ribadisco, è questione di scelte politiche».

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