Il Villino Nasi, luogo amatissimo dai trapanesi, é in questo momento aperto alla mercé di tutti, direttamente dalla porta d'accesso principale. Al suo interno, oltre alla razzia di mobili e oggetti avvenuta in passato, é possibile imbattersi in vetri rotti, legno per terra e tanto altro. Di recente, l'associazione Agorà aveva richiesto all'ex provincia di poter usufruire del Villino in occasione del Festival Vie dei Tesori, tenutosi a Trapani negli ultimi 3 fine settimana di settembre, e la risposta era stata negativa per ragioni relative all'agibilità della struttura.
Adesso, vedendo quanto sta accadendo in questo momento, ci si domanda se sia questo il giusto atteggiamento del Libero Consorzio nei riguardi di uno dei monumenti più importanti della città: accesso libero e danni garantiti? Probabilmente, se impossibilitati a gestirlo, dalle parti di Palazzo Riccio di Morana farebbero bene a cedere la struttura ad altri enti interessati al suo recupero oppure, quantomeno, ad assicurarsi di chiudere la porta onde evitare di lasciarla aperta giorno e notte.
Tantissime le persone che stanno entrando al Villino, godendo di un panorama mozzafiato ed al contempo domandandosi per quanto tempo ancora uno dei simboli di Trapani debba rimanere in questo stato. Emauele Barbara 
