“Trapani Urbs Invictissima”: alla scoperta della “Strata Latti”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
25 Ottobre 2020 12:14
“Trapani Urbs Invictissima”: alla scoperta della “Strata Latti”

Ventiquattresima puntata della rubrica storica che approfondirà le origini dei quartieri trapanesi: un ritorno al passato, per conoscere meglio la storia della città dei due mari e delle strade che ogni giorno percorriamo. Via delle Arti è una delle vie più belle che vi siano a Trapani, una vera e propria meraviglia per gli occhi. Ad attirare i trapanesi, però, è anche la curiosità su questa via che viene definita ‘mmezzu u latti o strata latti. Non si sa bene il motivo, forse in realtà non c’è nemmeno un motivo per cui la via viene definita così.

Secondo quasi tutti i trapanesi, infatti, si tratta solamente di una storpiatura del nome da Arti a Latti. A differenza di tanti, alcuni anziani invece dichiarano che viene chiamata Strata Latti per un altro motivo che riprende la centralità della strada per la città. Secondo queste persone, infatti, la strada viene chiamata ‘Mmezzu u latti perché vi era un momento preciso, nell’arco della giornata, in cui da quella via passavano tutti i lattai della città, diventando un punto di incontro per chi vendeva il latte.

Ovviamente, sulla seconda teoria non vi sono prove certe e l’ipotesi che tutto sia una storpiatura è sicuramente più accreditabile. Una prova certa, però, è che Via delle Arti non si chiamasse così per caso. Negli anni, infatti, la via ha ospitato tanti artigiani che oggi definiremmo senza dubbio degli artisti. Molti cittadini ricordano una via piena di vita, di piccole botteghe e, soprattutto, di odori. Ed è proprio parlando di odori che non si può non ricordare l’odore di iris e rizzuole alla ricotta o al ragù che tante generazioni di trapanesi riescono a dimenticare.

A farle era un palermitano che, indubbiamente, ha fatto la storia della rosticceria di Trapani e continua ancora oggi a farla con i suoi eredi. Il palermitano era Angelo Galati, più famoso come Angelino. Con gli anni, diventò un punto di incontro per tutti ma, soprattutto, per gli studenti che, per la prima volta, non rispettavano i genitori sulla regola del pranzare solamente in casa propria. Ma a Strata Latti era famosa anche per i dolci. Tante, infatti, le gelaterie e le pasticcerie che hanno fatto di quella via la propria bottega.

La più famosa è senza dubbio la pasticceria Culicchia che ancora oggi continua ad essere uno dei negozi più storici in città. E, ancora, la gelateria Savona che vide tanti ragazzini trapanesi essere i suoi garzoni. Non mancavano, inoltre, le normali botteghe come quella di frutta e verdura – il proprietario veniva chiamato da tutti Zu Nanai ¬– la macelleria – la più famosa era Candia – o, ancora, quella del caffè – della famiglia Ravazza –.

Via delle Arti era tutto questo. Era la coltelleria Caliò e l’edicolante Mazzeo che abbannava in continuazione ma che aveva un gran cuore. Via delle Arti era un ambulante con un carrettino trainato dai cani che stazionava nella strada e i locali di Aster in fondo a destra. E, ancora, Via delle Arti erano tutti i cartelloni del cinema Odeon, Ideal, Ariston, Vespri, Arlecchino, Fontana e Diana. Via delle Arti era tutto quello che oggi non è più ma di cui, proprio come accade con le cose belle, rimane il ricordo.

Chiara Conticello

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza