Trapani, un incontro sull’impresa sociale

Redazione Prima Pagina Trapani
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18 Ottobre 2019 22:20
Trapani, un incontro sull’impresa sociale

Nasce la fondazione comunitaria di Agrigento e Trapani per promuovere lo sviluppo e l'innovazione come valore sociale condiviso. E così, dopo un percorso costituente durato circa tre anni, e avviato per volontà dell’arcivescovo di Agrigento il cardinale Franco Montenegro e del vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, a gennaio scorso è stata costituita la «Fondazione di comunità di Agrigento e Trapani» che ha, quale obiettivo deliberato, quello di attivare energie e risorse nel territorio della Sicilia sud occidentale, promuovendo la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale.

La nuova fondazione mira a contribuire al miglioramento della coesione sociale, e promuoverà delle azioni di sviluppo sostenibile ed economie circolari. La costituzione della fondazione di comunità di Agrigento e Trapani si inserisce all'interno del programma di sostegno alle fondazioni di comunità nel Mezzogiorno d'Italia promosso dalla «Fondazione Con Il Sud», che ha già permesso la nascita delle prime 5 fondazioni del sud Italia. E proprio in tema di sviluppo di iniziative capaci di far nascere delle imprese guidate da giovani del territorio, e in particolare di imprese votate al sociale, nel teatro dell’oratorio Salesiano di Trapani Confcooperative Sicilia, in collaborazione con la nuova fondazione di Agrigento e Trapani e dell'oratorio Salesiano, ha organizzato un incontro indirizzato a giovani, operatori sociali e imprese del territorio con l’obiettivo di far conoscere, per trarne possibilmente ispirazione, l’esperienza di «SocialFare».

«Il miracolo dell’impresa sociale» è stato il titolo dell'incontro con don Danilo Magni, direttore dell’Opera torinese dei «Giuseppini del Murialdo», che dal dal 2013 ha anche promosso la nascita di un acceleratore di start-up attorno al quale gravitano molte realtà legate al mondo dell’impresa sociale e non solo. SocialFare è il primo centro per l’innovazione sociale in Italia, e investe circa 500mila euro all’anno in nuove imprese ad impatto sociale, attraverso l'accelerazione sia della conoscenza sia delle imprese votate al sociale.

«È il valore sociale a generare il valore economico, e non il contrario. Non possiamo più affrontare i problemi – spiega don Magni – e le sfide che ci si pongono innanzi con i programmi, gli strumenti, e le leve, che avevamo dieci anni fa. Questa sfida si può vincere soltanto se siamo corresponsabili. Dobbiamo curare il cuore dei giovani, cioè quello che loro hanno di più importante. Dalla cura di questo cuore viene fuori il loro futuro». Vito Campo

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