Trapani, corsa a sindaco: ritiri annunciati e “autorevoli” disimpegni

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
10 Aprile 2018 07:00
Trapani, corsa a sindaco: ritiri annunciati e “autorevoli” disimpegni

Dopo l'annuncio di Salvo d'Angelo, leader di Scegli Trapani, di non di non candidarsi alla poltrona di primo cittadino, in quanto non "disponibile a guidare questo centrodestra in città", arriva anche la comunicazione ufficiale di Piero Savona che si tira fuori dalla candidatura a sindaco di Trapani. Una scelta che dice di aver maturato nei giorni scorsi. La decisione di Savona, fa pensare che possa derivare anche dalle dichiarazioni dell’onorevole Baldo Gucciardi che invitava ed invita il Pd a prendere posizione a sostegno di Tranchida ed a partecipare al suo progetto civico.

Di seguito la nota inviata alla stampa da Savona: "A seguito di approfondita ulteriore riflessione comunico la volontà di revocare la disponibilità alla candidatura a sindaco per le prossime elezioni amministrative del Comune di Trapani. Tale decisione, assunta già la scorsa settimana di concerto a numerosi sostenitori, è stata già da tempo resa nota ai vertici del PD ed a numerosi iscritti e dirigenti, perché potessero prenderne atto. La proposta politica presentata alla cittadinanza nelle amministrative dello scorso anno era fortemente caratterizzata da un programma costruito con i cittadini dopo una attenta analisi delle criticità e dei fabbisogni, ed una rivisitazione dei punti di forza e degli interventi prioritari che guardavano ai bisogni dei quartieri, al disagio sociale, ed alle prospettive di programmare le risorse ai fini di una vera programmazione in tutti i settori (rifiuti, energia, urbanistica, servizi sociali) a favore della città e dei cittadini e non solamente di alcuni.

Alla base di ciò la proposta era orientata, attraverso iniziative già individuate nel programma, alla coerenza rispetto alle problematiche della lotta alla corruzione e della criminalità organizzata ad un reale cambiamento anche delle modalità di gestione della cosa pubblica; in funzione di ciò abbiamo inteso rifiutare ogni intesa con altri candidati, responsabili delle amministrazioni cittadine degli ultimi anni, oltretutto coinvolti in vicende giudiziarie che imponevano di porre particolare attenzione sulla questione morale che, anche adesso, deve essere posta alla base di ogni programmazione futura.

Ancora oggi sarebbe auspicabile effettivamente rimanere lontani da personaggi interessati da gravi fatti giudiziari, fintantochè tali fatti non siano risolti. La scelta stessa degli Assessori (Bartholini, Foderà, Gabriele, Polizzi, Scalabrino), avvenuta tra persone di comprovata capacità e di indiscussa moralità, espressione di quella società che vuole cambiare e liberarsi da qualunque forma di spartizione da “manuale cencelli”, è stata un concreto segnale di cambiamento delle vecchie “regole” a favore di un’altra politica che i cittadini hanno ben compreso tributando una notevole messe di voti malgrado gli inviti al non voto di tutti gli altri partiti; non abbiamo cercato accordi a tutti i costi anzi abbiamo rifiutato le proposte provenienti da ambienti non ritenuti consoni che, successivamente, hanno preferito la città commissariata di oggi.

Ad avviso dello scrivente, oggi non esistono le condizioni per riproporre, personalmente, una esperienza di quel tipo anche se rimane l’augurio che i principii del cambiamento auspicato possano trovare luogo nei programmi e nella concezione di altri concorrenti." Dopo la scelta di Savona di ritirarsi dalla corsa a sindaco, viene meno anche l'esigenza delle primarie. Attualmente i candidati sindaco rimangono soltanto tre: Peppe Bologna, Giacomo Tranchida e Giuseppe Mazzonello.  Il centrodestra in città risulta non pervenuto.

Dopo l'abbandono di D'Ali, anche uno dei suo fedelissimi ha scelto Tranchida. Si tratta di Peppe Guaiana e anche qualche altro potrebbe prendere questa strada. Tante le difficoltà, quindi, nel trovare un candidato sindaco. In un primo momento si pensava all'ex vice sindaco di Fazio, Nicola Messina, che, però, non ha accettato la "sfida". Salvo d'angelo, poteva essere un valido rappresentante, in quanto ha sempre dichiarato che il suo perimetro era il centrodestra, ma ormai anche lui ha gettato la spugna.

Infine, anche Mimmo Turano hanno scelto di stare dalla parte di Tranchida. Date le tantissime convergenze sul presidente del consiglio comunale Ericino, risulterà difficile trovare un candidato di centrodestra. Di certo, mancherà l'appoggio dell'ex sen. Antonio D'Alì in rotta con il coordinamento regionale di Forza Italia dopo le ultime elezioni regionali.  Gianfranco Miccichè, sembra essere stato in città ma è tornato a Palermo a mani vuote. A Trapani, forza italia e soci non riescono a trovare un uomo su cui puntare per le prossime amministrative.

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