Sequestro strutture abusive sul lungomare mazarese. Comunicato della Capitaneria di Mazara

Redazione Prima Pagina Trapani
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17 Maggio 2018 16:18
Sequestro strutture abusive sul lungomare mazarese. Comunicato della Capitaneria di Mazara

Nella mattinata di oggi, 17 maggio 2018, personale della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo ha dato esecuzione ai “Decreti di sequestro preventivo” emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Marsala, su richiesta della Procura della Repubblica, finalizzati ad impedire il protrarsi del reato di “abusiva occupazione” di demanio marittimo posto in essere dai titolari di 7 (SETTE) attività di ristorazione. Oggetto del provvedimento cautelare sono state alcune strutture (gazebi, fioriere, tavolini e sedie) posizionate sui Lungomare “Mazzini” ed “Hopps” nel Comune di Mazara del Vallo ed attraverso le quali i titolari degli esercizi commerciali occupavano, senza titolo, aree demaniali marittime per un’estensione di oltre 1.080 mq.

La vicenda trae origine da un vecchia questione riguardante la delimitazione tra le aree comunali e quelle appartenenti al demanio marittimo regionale conclusasi nel mese di giugno del 2016. In sostanza, la Commissione di delimitazione, a suo tempo appositamente istituita per l’individuazione della linea di demarcazione, ha concluso i lavori stabilendo che il confine tra le due aree coincide con le antiche “Mura Ruggeriane”, con la conseguenza che tutte le strutture realizzate sul lungomare Mazzini ricadono sul demanio marittimo regionale.

Per tali ragioni l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, già nel mese di novembre del 2016, avvisava i gestori delle suddette attività, invitandoli a regolarizzare la propria posizione amministrativa, munendosi del titolo amministrativo idoneo a legittimare l’occupazione di suolo demaniale marittimo. Nonostante siano trascorsi quasi due anni dalla ormai consolidata delimitazione, i titolari degli esercizi commerciali non hanno ancora conseguito il titolo concessorio del sedime demaniale ed è per tale motivo che l’Autorità Giudiziaria, permanendo l’occupazione abusiva, ha disposto i sequestri delle strutture.

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