Politiche 2018, le novità del Rosatellum, come si vota e la novità del tagliando sulla scheda

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
28 Febbraio 2018 20:22
Politiche 2018, le novità del Rosatellum, come si vota e la novità del tagliando sulla scheda

Le elezioni politiche sono alle porte. Archiviati i sondaggi e gli ultimi giorni di campagna elettorale, il 4 marzo gli italiani saranno chiamati a rinnovare il parlamento, cioè la camera dei deputati e il senato. Tante persone non hanno ancora ben chiare le modalità di voto, pensando molto spesso di dover esprimere la preferenza scrivendo il nominativo di un candidato. Convinzione errata. La legge, infatti, non prevede le preferenze e quindi scrivere il nome e il cognome di un candidato porterebbe all’annullamento della scheda.

Analizziamo le modalità di voto e le novità previste dal Rosatellum. Si vota in un giorno solo, come risaputo, il 4 marzo, dalle 7 alle 23 (a differenza dell'ultima tornata elettorale del 2013: si votò in due giorni, domenica 24 e lunedì 25 febbraio.) La nuova legge elettorale si basa su un sistema misto: un terzo dei parlamentari sarà eletto con il sistema maggioritario, gli altri due terzi con il proporzionale. Le schede elettorali riflettono questo sistema. Capiamo meglio quali segni bisogna fare sulla scheda elettorale del Rosatellum.

Le schede sono due: una per la Camera (rosa) e una per il Senato (gialla). Entrambe sono divise in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato che corre per aggiudicarsi il collegio uninominale; nella parte inferiore la lista o le liste che lo supportano, affiancate dai nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il modo più semplice per votare è mettere una croce sola sulla lista che si vuole votare: in questo modo il voto va alla lista e anche al candidato del collegio uninominale.

E’ possibile anche mettere una sola croce sul candidato del collegio uninominale. In questo caso poi il voto viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio. Non è consentito invece, il voto disgiunto. Di conseguenza una scheda che riporta un segno su una lista e uno su un candidato all’uninominale diverso verrebbe annullata, così come – ovviamente – quella che riporta due segni su due liste differenti. Ma la novità delle politiche 2018 è sicuramente la scheda elettorale antifrode.

Si, perché se pensavate di votare, ripiegare la scheda e riporla nell’urna, vi sbagliate. Quest’ultimo non è più compito vostro. Il Rosatellum prevede l'introduzione di un tagliando con un codice. Per la prima volta, infatti, verrà utilizzata una scheda elettorale in cui sarà presente un 'tagliando antifrode' che verrà verificato dallo scrutatore dopo il voto. L'elettore, infatti, non dovrà più inserire la scheda nell'urna, come è stato fino ad oggi, ma dovrà consegnarla al presidente del seggio.

Solo dopo il controllo il presidente inserirà la scheda nell'urna che - dopo aver staccato il tagliando - tornerà ad essere anonima. Questo sistema è stato introdotto per evitare che il cittadino porti con sé e consegni schede contraffatte, compilate fuori dal seggio. Per quanto riguarda invece gli orari dello spoglio: quello del Parlamento comincia subito dopo la chiusura dei seggi, dunque, alle 23. "Prima si procede all’accertamento del numero dei votanti e, subito dopo, si comincia lo spoglio delle schede del Senato; a conclusione di tale spoglio, si effettua quello delle schede della Camera dei deputati", recita il sito del ministero dell'Interno.

Claudia Parrinello

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