“(…) Si avvicina il Natale del 2018 e, (…) passando dalla via San Giuseppe , entrato nella piazza del Municipio, mi sono fermato per pochi minuti in macchina per dare una occhiata al Municipio. Non era più quello di prima! Vi erano stati sovrapposti delle cose di plastica dal gusto dubbio. Costernato ho chiesto al mio compagno di viaggio cosa avevano combinato alla mia facciata; mi ha risposto che si trattava di una cosa provvisoria, fatta solo per le feste di Natale, poi avrebbero tolto tutto (…)”.
Questo è lo sfogo dell’artista Disma Tumminello (pubblicato il 13 giugno su un post nel suo profilo Facebook), autore degli elementi scultorei che impreziosiscono la facciata ri-configurata del Palazzo di Città di Piazza della Repubblica; una facciata – scrive sempre Tumminello nel suo post – “sobria ,non invadente e rispettosa degli stili dei palazzi attorno”. Con i successivi interventi "temporanei", non solo siamo al kitsch, ma si mortifica il lavoro di due artisti: Tumminello, che ha fatto le sculture, e Consagra, a cui fanno riferimento “stilisticamente” gli interventi "temporanei" che lo “imitano” maldestramente e pacchianamente.
Tali interventi, rimasti fino ad oggi (e sono passati sei mesi!) snaturano l’opera di Disma Tumminello , con l’aggravante che, di notte, le relative lucine accese annullano completamente l’opera. Al Sindaco Salvatore Quinci (che, tra l’altro , detiene la delega alla Cultura) si chiede la rimozione tempestiva degli interventi “temporanei” successivi alla realizzazione della facciata. La rimozione, che crediamo non abbia un costo eccessivo, costituisce un segnale forte e, al contempo, simbolico perché sancisce un’inversione di tendenza rispetto al recente passato.
Si potrebbe obbiettare che ci sono altre urgenze e priorità e che la situazione finanziaria del Comune non lo permette. Siamo convinti che il problema dell’arredo urbano, a Mazara come nelle altre città, costituisce priorità per la qualità delle città e dei suoi spazi pubblici. Giacomo Cuttone
