Nuovo DPCM, Sicilia in zona arancione

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
04 Novembre 2020 21:12
Nuovo DPCM, Sicilia in zona arancione

Dopo ore di attesa , è finalmente arrivata l'ufficialità: la Sicilia è stata dichiarata ZONA ARANCIONE . Ecco cosa si può fare e cosa non si può fare a partire da venerdì 6 Novembre. È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle regioni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita.

E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; Per evitare assembramenti, su tutto il territorio regionale, dalle 22 alle 5, sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, a eccezione dei trasferimenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. È fortemente raccomandato all'intera cittadinanza di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.

A tal proposito, anche i mezzi pubblici ridurranno al 50% la capacità di posti nei trasporti su gomma, rotaia e marittimi. Sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) mentre rimangono consentite la sola ristorazione con consegna a domicilio e quella da asporto fino alle ore 22.00  con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Sospese le attività di didattica in presenza, con la reintroduzione PER LE SOLE scuole superiori, della didattica a distanza (DAD) Allo stesso modo, nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di farmacie, parafarmacie presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

È obbligatorio invece,  nei locali pubblici e aperti al pubblico (nonché in tutti gli esercizi commerciali) di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo. Stop anche allo sport ed alla cultura: rimangono sospese, infatti, le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente così come anche gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato.

Al contrario, restano consentite -- nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento -- l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. Come da precedenti DPCM, rimarranno inoltre chiusi:  musei, mostre e luoghi di cultura, sale cinematografiche, sale da concerto, sale da ballo e sale adibite a spettacoli teatrali. Limitazioni verranno invece applicate alle feste in luoghi chiusi ed aperti, comprese cerimonie civili e religiose.

Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Le pubbliche amministrazioni dispongono una differenziazione dell’orario di ingresso del personale. È raccomandata la differenziazione dell’orario di ingresso del personale anche da parte dei datori di lavoro privati.

Le pubbliche amministrazioni incentivano il lavoro agile. È fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati. Per sintetizzare e  semplificare ulteriormente le direttive racchiuse nel DPCM, alleghiamo all'articolo un breve schema esplicativo.

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