Nicola Vassallo mette i guantoni avanti: «Il nostro Custonaci può puntare in alto»

Redazione Prima Pagina Trapani
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23 Ottobre 2019 08:05
Nicola Vassallo mette i guantoni avanti: «Il nostro Custonaci può puntare in alto»

La voglia di riprenderla a tempo quasi scaduto la dice lunga su quanto ci sia voglia a Custonaci di voler costruire qualcosa di importante a livello calcistico. Il 2-2 contro lo Sporting Paolini, contro un'ottima squadra, fa salire a quota 4 punti l'Acd: un nuovo anno zero per la compagine custonacese che quest'anno, dagli addetti ai lavori, è una seria candidata al salto di categoria. Ricomincia, e lo fa con lo stesso entusiasmo di sempre, Nicola Vassallo. A lui la responsabilità di difendere la porta biancorossa: «Per come si era messa la partita direi che è un pugno guadagnato - esordisce - abbiamo cercato il pareggio fino alla fine con la tenacia che contraddistingue la nostra squadra.

Gara giocata in maniera irruenta dal punto di vista agonistico, molto combattuta: il Paolini pericoloso nel primo tempo. Penso che il pari sia il punteggio più giusto». Insomma, nessun dramma per Vassallo che, da uomo spogliatoio quale è, pensa già alla prossima: «Prossimo impegno in casa contro il Capaci City.

Da ciò che abbiamo saputo è una squadra ben attrezzata, composta da elementi che faranno bene. Tutto questo però non deve deconcentrarci, anzi, sono dell'idea che non dobbiamo lasciare punti in casa e costruire la nostra stagione soprattutto a Cornino e abbiamo tutte le carte in regola per farlo». Di campionati, stagioni e partite ne ha vissute a bizzeffe. Le esperienze con Fulgatore, Bonagia, Favignana,  5 Torri e Valderice non hanno fatto altro che fortificare sempre più questo ragazzino di 38 anni che, posata la telecamera, corre al campo e trova la sua nuova (vecchia) famiglia: «Sono felicissimo di essere parte integrante di questo progetto - prosegue - perché c'è un sentimento comune che lega questo gruppo di amici: la passione per il calcio.

Conosco mister Di Bartolo da 20 anni, come alcuni miei compagni, per cui è stato molto semplice integrarmi». Sarà anche un ruolo ingrato quello del portiere, ma tutto parte da loro: il portiere è il vero numero uno.

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