Mazara, Sanità, Sportelli CUP ancora chiusi e il paradosso degli “assembramenti”. Proteste dei pazienti

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
18 Giugno 2020 17:18
Mazara, Sanità, Sportelli CUP ancora chiusi e il paradosso degli “assembramenti”. Proteste dei pazienti

“Chiediamo al responsabile dell'Asp di Trapani di adoperarsi urgentemente per permettere la riapertura del  CUP dell’Ospedale “A. Ajello” per venire incontro a tutti coloro che hanno necessita di usufruire dei servizi sanitari tenendo presente anche che sono stati bloccati per lungo tempo dall’emergenza del covid-19”. Questo è quanto dichiarato dal presidente del Tribunale dei Diritti del Malato dell’Ospedale “A. Ajello” di Mazara del Vallo, dott. Natale Russo. Il Centro Unico Prenotazioni avrebbe dovuto aprire lunedì scorso ma risulta ancora chiuso (vedi foto copertina di uno sportello dell’Ospedale “Ajello”).

“La prenotazione on line è molto complessa e non sempre si riesce –ha spiegato il dott. Russo- Per pagare il ticket bisogna utilizzare la lottomatica e recarsi da un tabaccaio”. Sembrerebbe che la mancata riapertura dei CUP dell’Asp di Trapani sia dovuta alla decisione di evitare assembramenti. Nel frattempo però il rischio di assembramenti è stato evidenziato, attraverso una lettera, al Direttore Generale ASP Trapani, al Direttore Sanitario del P.0. “Abele Ajello” e al Direttore del Distretto Sanitario n.53, da Vita Norrito e Giacomo Anselmo, rispettivamente nella qualità di presidenti pro tempore delle Associazioni di volontariato ADIM Associazione Diabetici Mazara e AIPA (associazione Italiana Pazienti Anticoagulanti) di Mazara.

Entrambi hanno evidenziato i gravi disagi di molti dei pazienti all’atto della prenotazione di una visita specialistica, della richiesta dei presidi sanitari e dell’assegnazione /variazione del medico di medicina generale etc. Nella loro nota congiunta si legge: “Nell’area del CUP vi è un ampio spazio che consente la permanenza, rispettando le misure di sicurezza, di almeno 10 persone contemporaneamente. Le difficoltà nelle prenotazioni sono di vario tipo: non tutti hanno un computer in casa, molti degli anziani non sanno usare un computer, e quando qualcuno riesce ad arrivare alla fine della procedura, spesso si attende invano di essere ricontattati.

Particolarmente problematico è l’accesso agli sportelli al pubblico del Distretto Sanitario n. 53 di via Castelvetrano di Mazara del Vallo. In tempo di emergenza Covid-19, quando una delle principali raccomandazioni è “evitare gli assembramenti”, si produce l’effetto contrario; infatti non essendoci all’interno ampi locali per l’attesa del turno, si crea un grosso affollamento all’esterno del Distretto, poiché noi pazienti siamo obbligati ad aspettare il nostro turno, raggiungendo numeri anche di venti, trenta persone nelle vicinanze della piccola scala di accesso qualunque siano le condizioni metereologiche.

Per rispettare la distanza di almeno un metro, prevista dai vari Decreti, dovremmo sostare di conseguenza in mezzo la strada! Quindi una strategia potrebbe essere aumentare le ore di apertura degli sportelli e/o il numero degli operatori. Ma tenuto conto che adesso si può andare, mantenendo alcuni atteggiamenti virtuosi, al bar, al ristorante, dall’estetista, al cinema, al teatro ai concerti, in palestra, in spiaggia e anche in discoteca, chiediamo, sempre rispettando le norme di sicurezza suggeriteci,  di rendere accessibili a noi pazienti gli sportelli del CUP e del Distretto”.

La riapertura dei CUP in tutta la provincia di Trapani è stata richiesta anche dalla sezione provinciale dello Snami (Sindacato Autonomo dei Medici), presieduto da Biagio Valenti, che ha inviato una nota alle istituzioni, alla Regione, all'Asp, e ai sindaci. Ecco il testo della lettera: “In questo periodo di emergenza da Covid, per limitare l’accesso dell’utenza al distretto, sono stati chiusi i CUP, con conseguenti oggettive difficoltà per i pazienti, in particolare per i neoplastici i quali debbono osservare follow-up a scadenze ben precise e per quelli fragili affetti da patologie croniche evolutive.

Ma adesso che si è riattivata la mobilità inter-regionale, con abolizione della quarantena e di tutti gli obblighi che ne derivavano, ad emergenza COVID quindi pressochè superata, in particolare nell’intera Regione Siciliana, questo a mio parere non ha più senso. Adesso ancora, per evitare l’assembramento, ai cittadini - pazienti viene impedito l’accesso incontrollato nei locali del distretto, ma gli stessi, costretti dalla necessità, inevitabilmente si accalcano alla porta di ingresso in barba proprio all’assembramento.

Quindi registriamo una iperprotezione dei dipendenti, nessuno scrupolo per i cittadini- pazienti in attesa di risposta dagli uffici del distretto.  A proposito del CUP, va detto che il personale ad essi dedicato è tuttora in servizio, protetto anche già da prima da vetrate e, con un accesso disciplinato al distretto, può dare risposte agli utenti. Peraltro, previa prenotazione online effettuata dai pazienti o spontaneamente da alcuni medici di famiglia in via eccezionale (non esiste in ACN nessun obbligo a ciò), gli ambulatori specialistici distrettuali effettuano regolarmente le prestazioni.

Non si comprende perché i CUP non debbano fare il front-office. Peraltro, se il medico di famiglia rilascia al paziente la richiesta di prestazione specialistica, se questi trova opportunità di farla sul territorio la fa, non si impelaga nella prenotazione online, e quindi implicitamente questo andazzo privilegia il privato a scapito del pubblico, altro che competizione pubblico-privato. Tutto ciò premesso, sollecitiamo quanto in oggetto, chiedendo quindi l’apertura urgente del cup come servizio essenziale (alla stessa stregua delle farmacie e degli studi medici dei territorio) nel rispetto delle precauzioni di prevenzione che conosciamo, invitando anche chi di competenza ad impedire la calca dei cittadini negli ingressi dei distretti con strategie intelligenti e appropriate”.

Francesco Mezzapelle

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