Mazara, con il reparto covid-19 diverse criticità per l’Ospedale “A. Ajello”. A rischio il suo futuro?

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
14 Ottobre 2020 09:14
Mazara, con il reparto covid-19 diverse criticità per l’Ospedale “A. Ajello”. A rischio il suo futuro?

Fin dalla prima ora avevamo sollevato dei dubbi circa la scelta dell’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, che seppur modernizzato è fondamentalmente piccolo, e la decisione di impiantarvi dal nulla, ed in fretta e furia, un reparto Covid-19 che avrebbe messo in ha messo in seria difficoltà tutti i reparti già esistenti (Chirurgia, Cardiologia, Ginecologia, Ostetricia-Neonatologia, Medicina) che, nei tre anni e mezzo dall’apertura dopo i lavori di ristrutturazione, hanno raggiunto livelli di prestazioni sanitarie molto soddisfacenti.

Dopo l’iniziale incertezza, e avendo avuto recentemente rassicurazioni (“il reparto covid realizzato in piena sicurezza, con percorsi fisicamente separati e che non influirà sulla piena operatività degli altri reparti. L’attivazione del reparto covid e di malattie infettive consente all’ospedale di Mazara una più efficiente strumentazione ed incremento di personale”) fornite al sindaco Salvatore Quinci e ai giornalisti lo scorso 24 settembre (nel corso di una conferenza stampa  tenutasi a a Mazara del Vallo ) da parte del neo commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà, ovvero che tutti i reparti avrebbero continuato la loro regolare attività, le cose sembrano non essere andate per il verso giusto.

Nella cittadinanza mazarese, ma anche all’interno dello stesso Ospedale mazarese, ci sarebbe una sorta di smarrimento e di incertezza soprattutto riguardo al futuro. Fin dai primi giorni dall’apertura del reparto covid-19 si sono presentate tutta una serie di criticità presso il nosocomio mazarese che di giorno in giorno assumono preoccupazioni riguardo la qualità dei servizi nei confronti dei pazienti. Era stato però lo stesso commissario Zappalà, sempre in quella conferenza stampa del 24 settembre, accompagnato dal responsabile del reparto Covid, Pietro Colletti, a dichiarare, in merito all’ipotesi che in caso di aggravamento della pandemia tutto l’ospedale di Mazara potesse trasformarsi in Covid Hospital, che “alla luce degli scenari odierni al più potrebbe essere previsto un incremento di posti ma allo stato attuale non è ipotizzabile un simile scenario”.

Apprendiamo da ultime dichiarazioni dello stesso Zappalà che adesso i posti letto nello stesso reparto covid siano 30. Vediamo quali sono attualmente le maggiori criticità che si registrano all’interno dell’Ospedale “Ajello” a seguito dell’apertura del reparto covid-19 Il numero degli anestesisti sarebbe sotto organico: lo era già per la vita ordinaria dell’Ospedale, adesso lo è ancora di più: gli anestesisti spesso sono chiamati nel reparto covid-19 e quindi non sempre possono essere a disposizione per il pronto soccorso e la sala operatoria o per i cesari.

L’attività della chirurgia sarebbe di molto rallentata. Sarebbe arrivata anche la disposizione nei giorni scorsi dall’ASP di Trapani che entro le ore 14 la sala operatoria deve terminare gli interventi. Quindi nel pomeriggio non si potrebbe più operare. La lista d’attesa per la chirurgia è lunghissima, più di 600 persone, di cui molti con tumori: come si fa a dire a queste persone che devono ancora aspettare, dopo i mesi scorsi del lockdown? Per alcuni giorni, ovvero da mercoledì 7 ottobre, l’unico ascensore del pulito è rimasto rotto.

Conseguenza di tale disservizio il personale per il vitto, non potendo accedere ai loro locali al -1, è costretto ad entrare addirittura dall’ingresso principale. Il percorso “pulito-sporco” sarebbe sempre garantito? (in foto collage di copertina l'ascensore utilizzato esclusivamente per il reparto covid-19 dell'Ospedale Ajello) Probabilmente sempre a seguito dell’apertura dello stesso reparto covid-19, la Direzione sanitaria dell’Asp avrebbe deciso di trasferire dal 5 ottobre  il centro unico per le prenotazioni (CUP) dell’Ospedale “A.

Ajello” presso la nuova sede di via Livorno, presso l’ Area di Emergenza-Urgenza. Ebbene da quel giorno in quella sede si registrano disagi da parte dei cittadini costretti a fare la fila, senza un elimina code, per accedere agli sportelli dovendo rispettare le regole di distanziamento sociale. Come se non bastasse, un giovane ghanese ricoverato nello stesso reparto covid mazarese dopo due tentativi di fuga nei giorni precedenti (era stato fermato da Polizia e Carabinieri prima che oltrepassasse le mura dell’Ospedale) nel pomeriggio di sabato 10 ottobre è riuscito a lasciare l’ospedale facendo perdere le tracce risultando ancora ricercato nel territorio.

Fortunatamente è stata scongiurata la chiusura ed il trasferimento dei reparti di ginecologia e al nido evitando il rischio che a Mazara del Vallo non si potesse più partorire (venerdì 8 ottobre ci sarebbe stata la necessità di trasferire un neonato). I reparti sono trasferiti al primo piano nella zona dell’Utic della Cardiologia. Pertanto ci chiediamo: cosa accadrà nei prossimi giorni? Crediamo che ci siano i presupposti affinchè il sindaco della Città, Salvatore Quinci, responsabile della salute dei cittadini, possa intervenire nuovamente per difendere l’Ospedale “A.

Ajello” dal rischio di un vero e proprio smembramento in attesa che finita la “sbornia elettorale” a Marsala, l’Asp non decida di riaprire il Covid Hospital presso l’Ospedale “Borsellino” (a Marsala in molti lo darebbero già per certo). Siamo ancora convinti, nonostante le rassicurazioni fornite dallo stesso Commissario Zappalà (che in conferenza stampa ha addossato a se stesso l’individuazione e l’apertura del reparto covid-19 a Mazara del Vallo) che l’attivazione in fretta e furia dello stesso reparto, senza la tempestiva interlocuzione dell’Assessorato regionale alla Salute con il sindaco Quinci (ciò è stato sottolineato da Quinci anche in conferenza stampa), sia stata una decisione dettata da “pressioni politiche”, chissà provenienti da  rappresentanti di qualche città vicina che adesso, raggiunto il risultato, viene a chiedere allo stesso primo cittadino mazarese di collaborare per lo sviluppo del territorio.

Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza