Mazara Calcio, l’Amministrazione Quinci ha un “piano” per tentare di salvare la squadra della Città

Redazione Prima Pagina Trapani
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10 Giugno 2019 10:45
Mazara Calcio, l’Amministrazione Quinci ha un “piano” per tentare di salvare la squadra della Città

Mazara del Vallo, dopo 73 anni, rischia di non avere nella stagione 2019/2020 la sua squadra di calcio,  quella storica, almeno che l’attuale presidente, il commercialista palermitano Filippo Franzone, non riesca a cedere il titolo a qualcun’altro, mazarese e non, innamorato del pallone, oppure cambi idea e ritorni sui suoi passi, cercando di ricostruire in parte anche il rapporto con la tifoseria; ipotesi questa però difficile da immaginare, soprattutto dopo una stagione travagliata, con tanto di trasferimento degli allenamenti a Palermo e altre vicissitudini.

Mancano poco più di 30 giorni, alla scadenza, il 15 luglio, per l’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza e la situazione sembra in un fase di inquietante stallo dopo che fra la metà di aprile e la prima decade di maggio sembra cosa fatta l’acquisto della società da parte del gruppo imprenditoriale mazarese formato da Vincenzo Silaco e Salvatore Calvanico (questi era stato avvistato allo stadio “Nino Vaccara” in occasione delle ultime gare dei gialloblù giocate con la formazione tipo e che sembrava aver avviato i contatti con lo stesso Franzone).

Una trattativa, che sembrava diventare sempre più realtà il 29 aprile quando, in fase di piena campagna elettorale, i tre imprenditori si incontrarono con tanto di “foto ricordo” insieme all’allora candidato a sindaco Giorgio Randazzo, dando il contestuale via libera ai rispettivi legali per preparare e sottoscrivere l’accordo già avvenuto verbalmente. Poi a seguito di un successivo incontro a Palermo la trattativa si è arrestata di colpo, il fatto che ciò sia avvenuto dopo il turno di ballottaggio per le Amministrative ha portato molti tifosi a pensare che si trattasse di una “mossa elettorale” per attirare i voti degli appassionati di calcio.

A smentire categoricamente questa possibilità è stato lo stesso Vincenzo Silaco il quale ci ha ribadito, telefonicamente, anche per conto dello stesso Salvatore Calvanico, che la loro decisione è scaturita a seguito di “attente valutazioni sulla effettiva situazione finanziaria della Società”; Silaco non è voluto scendere nei particolari. Abbiamo pure contattato Filippo Franzone ma lo stesso ha sottolineato –come già fatto negli ultimi mesi di campionato- che, dal suo arrivo, la società fosse stata ripulita da ogni debito.

Il Presidente ha ribadito che i debiti della società ad oggi ammontano a circa 20 mila euro “ma – ha aggiunto – ci sono pure i crediti. La società deve incassare il contributo del 5 per mille e molte fatture di sponsor che non sono state pagate e, in tal senso, fra qualche giorno passerò tutto ad un legale per riscuoterle” Ma se tutto è a posto perché nessun imprenditore mazarese vuole investire nella società di calcio che rappresenta la città ed i suoi colori? Mancanza di coraggio oppure impossibilità nell’affrontare i costi (poco più di 200mila euro) per disputare un campionato di Eccellenza di vertice? Eppure ci risulta che alcuni gruppi economici mazaresi in questi anni abbiano investito in diverse realtà sportive, anche non cittadine.

Ci sarebbe un gruppo di tifosi, vogliono però rimanere nell’anonimato, interessato ad intraprendere un dialogo con Franzone. “Alcuni tifosi però –come scritto dal collega del Giornale di Sicilia, Salvatore Giacalone- sono del parere che il presidente dovrebbe dimettersi e consegnare le chiavi della società al neo Sindaco Salvatore Quinci che si dovrebbe adoperare per trovare le soluzioni,  perché la squadra è della città,  magari con l’impegno che vengano saldati i debiti dal gruppo che dovrebbe rilevare la società,  risultanti dai libri contabili”.

Lo stesso primo cittadino mazarese sulla questione Mazara Calcio è stato interpellato nel corso della conferenza stampa dello scorso 7 giugno dal collega Enzo Serra,  per diversi anni segretario della società canarina. Quinci ha così risposto: “Apriremo un dossier sul Mazara calcio, anche se impegnati in altre priorità per la città. L’Amministrazione non può intervenire direttamente sulla gestione della Società ma non ci tiriamo indietro per promuovere e seguire con attenzione eventuali iniziative private, purchè siano affidabili”.

La nostra redazione ha contattato ieri l’assessore comunale allo Sport Vito Billardello per conoscere quale sia il “piano” dell’Amministrazione: “fermo rimanendo che l’Amministrazione per legge, ed anche per questioni finanziarie, non può sostenere il Mazara calcio, di concerto con il Sindaco, abbiamo stabilito una strategia. Innanzitutto –ha spiegato Billardello- vogliamo sapere, e lo faremo parlando direttamente con l’attuale presidente Franzone, quale sia l’effettiva situazione finanziaria della Società.

Capire le sue intenzioni e le ragioni perché non vuole continuare a gestire la squadra. A seguito di questa verifica promuoveremo una proposta di sensibilizzazione nei confronti delle sane forze socio-economiche della Città. L’Amministrazione –ha assicurato l’Assessore allo sport- dal canto suo fornirebbe il massimo sostegno in termini di servizi ed iniziative congiunte qualora la società fosse rilevata da un gruppo imprenditoriale o anche da un solo presidente con un progetto serio, credibile e continuativo.

Ovviamente faremo tutto ciò che nelle nostre possibilità, nessuno potrà dire che noi non ci abbiamo provato”. (in foto collage di copertina: l'assessore allo Sport Vito Billardello ed il presidente del Mazara Calcio Filippo Franzone) Tanti affezionati ai colori gialloblù continuano a sperare fortemente in un finale diverso di questo triste capitolo del Mazara Calcio. Immaginare la scomparsa del Mazara Calcio o la ripartenza da una categoria al di sotto dell’Eccellenza sarebbe un segnale allarmante circa l’incapacità dei gruppi economici locali, spesso interessati a dettare l’agenda politica, nell’impegnarsi a costruire progetti utili alla crescita sociale, pensiamo in primis alla creazione di un forte vivaio di giovani calciatori così come avveniva fino ad un decennio fa prima che la guida del Mazara calcio fosse lasciata a cordate imprenditoriali provenienti da altre città.

Francesco Mezzapelle  

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