Mafia, sgominata una rete a sostegno di Matteo Messina Denaro. 21 arrestati

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
19 Aprile 2018 08:45
Mafia, sgominata una rete a sostegno di Matteo Messina Denaro. 21 arrestati

Una massiccia operazione antimafia condotta congiuntamente fra diverse forze ha portato nella notte al fermo di 21 persone su disposizione dei magistrati della Direzione distrettuale Antimafia di Palermo. Un altro provvedimento ha riguardato il superlatitante Matteo Messina Denaro, dal 1993 a seguito degli attentati a Roma, Milano e Firenze, e considerato dagli investigatori il capo di “cosa nostra” dopo la cattura di Riina e Provenzano. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Paolo Guido, hanno portato alla scoperta di un ramo importante dell’organizzazione che ha protetto “diabolik” (così soprannominato Matteo Messina Denaro).

Gli investigatori hanno battuto quelle tracce che, attraverso il giro di denaro ed il passaggio dei “pizzini” fra i postini del boss fra le campagne di Partanna, Castelvetrano, Campobello di Mazara, potrebbero far risalire agli ultimi movimenti del boss. Un’indagine complessa che ha visto una importante sinergia fra poliziotti del Servizio centrale operativo della polizia, le squadre mobili di Palermo e Trapani, i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani, gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani.

Un’indagine complessa che ha portato in carcere anche i cognati di Matteo Messina Denaro: Gaspare Como e Saro Allegra, i mariti di Bice e Giovanna Messina Denaro; secondo gli investigatori erano proprio loro a tenere in piedi la rete di protezione e sostegno di Messina Denaro. Fra gli arrestati anche un insospettabile imprenditore del settore delle scommesse on line con l’accusa di aver sostenuto finanziariamente l’organizzazione mafiosa. Nelle prossime ore si avranno dettagli sulla stessa operazione, denominata "Anno Zero", grazie ad una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 presso gli uffici della Procura Distrettuale di Palermo.

Francesco Mezzapelle

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